Un altro week end di strade bloccate per Passolanciano: protesta il sindaco di Lettomanoppello VIDEO
Lettomanoppello. Una scena che si ripete da anni, purtroppo, nei giorni festivi e nei week end, quando la neve richiama un corposo numero di persone verso Passolanciano e La Majelletta: la strada che sale da Lettomanoppello non “regge” il traffico.
La conseguenza è che la piccola arteria viene chiusa per motivi di sicurezza e centinaia di veicoli e famiglie rimangono bloccati. Una situazione – speculare a quanto avviene sul versante teatino di Pretoro – che il sindaco di Lettomanoppello, Simone Romano D’Alfoso, non ritiene più sostenibile e ieri è sceso letteralmente in strada, accanto alle persone bloccate, per protestare con un video postato sulla propria pagina Facebook.
“Oggi per l’ennesima domenica ho dovuto bloccare la strada di accesso alle piste da sci di Passolanciano e della Majelletta”, afferma in una nota, ” Come ogni sabato, domenica e altri giorni festivi, siamo stati costretti a chiuderla. Oggi c’erano centinaia di macchine incolonnate per almeno 3 chilometri che non avevano la possibilità di salire alle piste perché la questura ci ha obbligato a chiudere la strada che porta alla montagna; ovviamente è andata in tilt anche la viabilità locale. Ci sono persone che vengono da fuori regione e devono aspettare 2/3 ore prima di accedere alle piste da sci”.
L’attacco di D’Alfonso è alla “Regione Abruzzo ci deve aiutare a risolvere questa situazione: hanno 22 milioni di euro disponibili da anni grazie al Masterplan ma non li spendono, mentre qui c’è una necessità reale, e siamo veramente arrabbiati nei confronti di questo ente sordo, vogliamo capire quali sono i lavori che si vogliono fare per rimediare a questa situazione”.
“Sarebbe già tanto se la Regione mettesse a nostra disposizione dei bus navetta, ma ora Marsilio venga a spiegarci perché ogni fine settimana dobbiamo ridurci in questa maniera, perché non si fanno i parcheggi di interscambio, perché non vengono spesi quei 22 milioni”, conclude sottolineando i fondi disponibili per l’unificazione del comprensorio sciistico e per il rilancio di strutture e infrastrutture.