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Mente sull’età per tesserarsi con Pescara e Bologna: calciatore nei guai

Pescara. Sono stati i fan della sua pagina social i primi a scoprire che Pape Sakho, calciatore franco-senegalese ex della Primavera del Pescara, ha mentito sulla propria età anagrafica.

Ora è arrivata una squalifica di due anni da parte del tribunale federale della Figc, sulla scorta di un’indagine della polizia di Pescara.

Come riporta l’edizione abruzzese del quotidiano Il Messaggero, sotto alcuni post della pagina Facebook del calciatore risalenti già al 2021 ci sono commenti di fan che invitano il calciatore a dichiarare la sua vera età. Le indagini della Mobile, poi, hanno appurato che “il calciatore Ely Sakho, nato in Senegal il 23/02/1988 e di nazionalità francese, in occasione della richiesta di tesseramento alla Figc prima nella stagione 2020-2021 per la Società Delfino Pescara e poi nella stagione 2021-2022 per la Società Bologna FC 1909, ha dichiarato, mentendo, di avere come nome di battesimo Pape e di essere nato il giorno 23/02/2002 (anziché il 23/02/1998) producendo a tal fine documenti di identità falsi, al fine di essere tesserato dalle suindicate società e schierato in competizioni riservate a calciatori che non avessero compiuto il 19esimo anno di età”.

Una versione non contestata dal giovane, che, come riporta ancora la sentenza di squalifica, avrebbe confermato tutto: “La circostanza è stata, peraltro, confermata dal sig. Ely Sakho che, nel corso delle spontanee dichiarazioni rese, ha ammesso di aver dolosamente fornito false generalità al fine di vedere agevolata la propria carriera
calcistica potendo contare su di una età più giovane”.

Dalla giustizia sportiva a quella civile, ora la magistratura cerca Sakho perché, dice il tribunale federale “Appare, inoltre, censurabile anche la condotta processuale tenuta dal sig. Ely Sakho che ha ritenuto di non costituirsi in giudizio e di non addurre, alcuna circostanza a suo favore al fine di giustificare la propria condotta che, occorre ribadirlo, appare particolarmente rilevante oltre che per la giustizia sportiva anche per quella ordinaria”. Per lui, quindi, si configura il reato di falsità materiale in certificati o autorizzazioni amministrative.

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