Atri al voto, Ferretti: “Nessun broglio”. Opposizione: “Si finisce in procura”
Nei prossimi giorni la nomina del commissario prefettizio
Il sindaco di Atri, Piergiorgio Ferretti, è ovviamente stupito della decisione del Consiglio di Stato che rimanda al voto il comune nel prossimo giugno.
“Un risultato inaspettato – le parole del primo cittadino eletto a maggio – Le motivazioni non sono ascrivibili all’amministrazione come qualcuno vorrebbe far intendere, ma ai seggi 7 e 8 dove gli errori sono stati dei presidenti. Non ci sono stati brogli, io ho vinto con undici voti di scarto, invece per una sentenza dobbiamo tornare al voto. Questa è una violazione della democrazia, il solito modo del centrosinistra di andare al potere quando non ci riesce”.
E ancora: “La scheda ballerina? C’è stata? Penso di no, l’elettrice sostiene di aver preso le due schede all’interno del seggio. Se la segretaria del seggio sostiene che una sia stata portata da fuori, perché non ha bloccato le operazioni e lo ha detto solo per il ricorso al Consiglio di Stato?”.
I RICORRENTI “Penso che il Consiglio di Stato descriva perfettamente ciò che è accaduto – il commento di Gianluigi Antonelli, tra i firmatari del ricorso dapprima bocciato al Tar. Per il Consiglio è ‘sussistente un quadro delle elezioni elettorali nel Comune di Atri a rendere i voti espressi non liberi, né segreti in violazione dell’articolo 48 della Costituzione, non rispondente all’effettiva volontà del corpo elettorale’. Un quadro drammatico, la città non meritava questo epilogo. Il Tar aveva affermato che la scheda ballerina non c’era, ma mancava un elettore dall’elenco”.
Per Giammarco Marcone, consigliere comunale, “la parte finale della sentenza rimanda gli atti alla procura della Repubblica per gli accertamenti di rito”.