Atri ricorda Francesco Martella, medaglia d’Oro della Resistenza
Iniziativa di Teramo Nostra ad 80 anni dal suo assassinio
Domani, sabato 27 Gennaio 2024, nell’ambito delle celebrazioni del Giorno della Memoria in cui si si ricordano le vittime dell’Olocausto, le vittime delle leggi razziali, i deportati militari e tutti i perseguitati dal nazifascismo, alle ore 11:00 ad Atri, presso l’Auditorium di Sant’Agostino, in Corso Elio Adriano, l’associazione culturale Teramo Nostra ha organizzato la commemorazione del Martire Francesco Martella, Medaglia d’Oro della Resistenza, ad ottanta anni dal suo assassinio.
Francesco Martella, nato ad Atri il 21 ottobre 1898, calzolaio, antifascista. Nel 1924 emigra a Caprino Veronese e due anni più tardi, a Verona, sposa Leonilda Coltri e diventa padre di due figli, Sergio e Giovanna Edda. A Verona si avvicina ai circoli antifascisti della città. Viene schedato dall’OVRA (Opera Vigilanza Repressione Antifascismo) e nel 1930 si sposta a Parigi dove partecipa alle attività antifasciste cittadine aderendo a “Giustizia e Libertà”. Nel 1936 è volontario in Spagna dove ottiene i gradi di ufficiale dopo la battaglia di Guadalajara. Torna a Parigi dove, nel luglio del 1940, viene arrestato dalla polizia di Pètain ed estradato in Italia, qui, a novembre, viene confinato nell’isola di Ventotene dal governo fascista. Liberato ad agosto, dopo la caduta del fascismo, Martella si trova a Roma nei giorni successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, dove si mette a capo di un gruppo di franchi tiratori durante le giornate di Porta San Paolo. Rientra ad Atri dove organizza un gruppo armato di resistenza. Nella notte del 17 novembre 1943 cade vittima di un agguato fascista e viene ucciso nella sua casa paterna.