Controguerra. Stato di agitazione alla Vega prefabbricati di Controguerra. Da tre giorni sono sul piede di guerra i dipendenti dell’azienda di Piane Tronto, che lamentano una direttiva emamanta che sembra avere dei profili antisindacali.
Al momento prosegue il presidio dinanzi all’azienda e nelle prossime ore dovrebbe essere diffuso il comunicato sindacale per illustrare anche i termini della protesta che potrebbe anche proseguire. Nell’azienda lavorano 80 persone.
Aggiornamento. Proclamato lo sciopero ad oltranza nell’azienda che vede tra gli occupati circa 80 addetti, tra operai e impiegati.
“L’azienda, eludendo le norme del CCNL, ha esteso gli orari di lavoro oltre i limiti contrattuali, attraverso l’adozione unilaterale di un regolamento interno legato a meccanismi premiali di welfare aziendale a totale scapito dei lavoratori”, si legge in una nota dei sindacati.
“Gli orari di lavoro infatti, prevedono tempi accessori prima dell’inizio ed alla fine di ogni turno e pause intermedie non retribuite, oltre al prolungamento dei turni al sabato, senza il necessario accordo sindacale.
Inoltre, è imposta una pronta disponibilità alle flessibilità di orario a totale discrezione dell’azienda che chiamerebbe al lavoro secondo occorrenza del momento, con grave danno per la fruizione dei riposi e dei tempi di vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
Per tali ragioni, ed in considerazione delle generali condizioni di lavoro estremamente gravose ed in ambienti a rischio, sia dal punto di vista dell’igiene sanitaria che della tutela e sicurezza per la salute dei lavoratori, le assemblee sindacali convocate in proposito, hanno deciso di proseguire con lo sciopero ad oltranza.
I primi due scioperi si sono tenuti lunedì 29 e martedì 30 gennaio, ed è stato chiesto all’azienda di ritirare i due provvedimenti adottati unilateralmente, per avviare un confronto con le rappresentanze sindacali e giungere ad un accordo tra le parti, secondo il dettato del CCNL”.