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Teramo

Nereto, adeguamento tariffe e contenziosi: il sindaco replica alla minoranza

Sayonara Tortoreto

Nereto. “L’aumento delle tariffe non serve per finanziare il debito del contenzioso, ma per aumentare la percentuale di compartecipazione al costo elevato degli affidamenti dei servizi di trasporto scolastico, asilo nido e refezione”.

A sottolinearlo, in una nota, è il sindaco di Nereto Daniele Laurenzi che replica alle esternazioni del gruppo di minoranza sulle dinamiche che ruotano attorno all’approvazione del bilancio di previsione.

“Appena ci siamo insediati nel 2018 nella prima consigliatura abbiamo abbassato le tariffe di tutti i servizi e le abbiamo mantenute più basse di tutti gli altri comuni limitrofi”, sottolinea il sindaco.

“La rivisitazione delle tariffe (trasporto, asilo e refezione) come ricordato a differenza dei precedenti 5 anni, è un atto dovuto per coprire almeno il 36% del costo sostenuto dall’ente per l’erogazione di tali servizi, così come imposto dalla Corte dei Conti nel caso di potenziali disequilibri.

Faccio un esempio: 80 euro annui per il trasporto scolastico moltiplicato per il numero di iscritti al servizio intorno ai 200 bambini = 16.000 euro a carico delle famiglie (in bilancio la media delle entrate è intorno ai 6.000 euro) a fronte del costo del servizio pari a 120.000,00 euro finanziato per differenza da risorse di bilancio.

Con gli adeguamenti: ipotizzando e calcolando l’importo medio più basso rispetto alle fasce di reddito ISEE ossia di 200 euro annui e sottolineo annui (e rateizzabili) x 200 bambini = 40.000 euro a carico delle famiglie, la differenza continua a essere finanziata da risorse di bilancio.

È bene informare le famiglie che i consiglieri del gruppo di minoranza “Insieme per Nereto” presenti in Consiglio Comunale per l’approvazione del bilancio hanno fatto scena muta, senza proposte propositive e alternative”.

Il debito. I consiglieri di minoranza,, sempre pronti all’intervento politico privo però di competenze sulla gestione amministrativa ed economico-finanziaria, che senza l’abnorme esposizione debitoria riguardante gli espropri della nuova zona produttiva, così pure senza la casareccia, illegittima e incancrenita gestione del personale a tempo determinato, anche questa foriera di risarcimenti per centinaia di migliaia di euro, non ci sarebbero stati gli adeguamenti delle tariffe dei servizi a domanda individuale”, prosegue il sindaco.

Le passate gestioni politiche hanno assunto i contorni di una sorta di ricettacolo di ogni stortura, dove non sta a noi individuare le precipue responsabilità tecniche, amministrative e contabili, noi abbiamo invece il compito di risolvere le problematiche, come le abbiamo sempre risolte pagando, come comunità tutta, debiti fatti da altri e gestendo al meglio problemi generati da altri, ad esempio evitando l’apertura del famoso impianto di rifiuti liquidi che qualcuno, al contrario, voleva agevolarne l’apertura e che conosceva molto ma molto bene.

Occorre ricordare al gruppo di minoranza che la consueta lezione di teoria sulla corretta gestione amministrativa del loro “modello” ex sindaco che citano sempre, vanto da esportare al mondo, cozza con i provvedimenti e le posizioni, che all’epoca degli espropri pazzi, venivano condivisi in forza dei ruoli amministrativi e politici di primo piano rivestiti.

Indennità di funzione. “La polemica del gruppo di minoranza sull’adeguamento strutturale delle indennità degli amministratori locali, che riguarda 7896 comuni e quindi tutti gli amministratori locali non solo quelli del comune di Nereto, disposta e finanziata per Legge dello Stato durante il Governo Draghi e votata anche dal PD e M5S, è la conferma della totale incompetenza del gruppo Insieme per Nereto che ignora che la parte di aumento delle indennità essendo finanziata dalla Stato è un contributo dedicato che non impatta sul bilancio e se non utilizzato occorre restituirlo, per essere più chiari non si può utilizzare per finanziare altri capitoli di bilancio.

L’amministrazione e il sottoscritto, pur impegnati quotidianamente in problematiche di ordine infinitivamente più serio, per le quali ci aspettavamo delle proposte dalla minoranza e soprattutto la condivisione dei problemi, abbiamo comunque lavorato di concerto con gli uffici alla necessità di rimodulare l’impianto di bilancio, al fine di una corretta gestione in linea con la normativa e quindi accantonando una parte di risorse per finanziarie il debito milionario derivante dai contenziosi, così pure indirizzando ulteriori risorse innanzitutto da destinare all’aumento del costo della compartecipazione del piano distrettuale sociale di zona dell’Unione dei Comuni, servizi di assistenza sociale importantissimi ma onerosi per le casse dell’ente, come pure abbiamo dovuto rimpinguare i capitoli per la spesa energetica degli edifici pubblici e della pubblica illuminazione i cui costi sono aumentati in modo esponenziale.

A breve l’amministrazione comunale organizzerà un’assemblea pubblica per dettagliare a tutta la nostra comunità le azioni messe in campo per affrontare insieme queste nuove sfide.

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