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Teramo

Riserva Borsacchio, Grimi (Confesercenti): porre rimedio a questa situazione

Tutti i riscontri dal mondo dal turismo ci dicono, e molto chiaramente, che l’attuale e futuro driver principale capace di attirare e fidelizzare turismo è la sostenibilità, declinata in modo particolare nella sua accezione ambientale.

 

A partire da questo inconfutabile assunto occorre riflettere e porre rimedio all’assurda situazione che riguarda la riserva naturale del Borsacchio. Tema che è ben lungi dall’essere locale o teramano ma che riguarda l’immagine dell’intero turismo abruzzese. Quanto viene percepito all’esterno è che l’Abruzzo ha cancellato una riserva naturale da svariate centinaia di ettari per farne un piccolo fazzoletto puramente rappresentativo. In sintesi, un qualcosa che contrasta in modo frontale con quella che è l’immagine della regione verde d’Europa.

La regione con oltre il 33% del territorio adibito a parchi e in procinto di mettere a regime altre riserve naturali. Si può chiaramente comprendere come un tale messaggio mediatico non sia minimamente spiegabile al mondo del turismo, ne nelle sue modalità ne nelle sue prospettive normative. Non è spiegabile ne al singolo turista ne al grande tour operator il fatto che siano passati lunghe decadi per un PAN operativo, il come ciò abbia impedito iniziative economiche e di riqualificazione urbanistica pubblica e privata nell’ambito della riserva, e come tutto questo abbia di fatto esacerbato gli animi fino ad arrivare alla soluzione della cancellazione.

Occorre trovare una soluzione immediata e concreta che consenta di comunicare che, quello che da decenni vendiamo come riserva naturale, continuerà ad essere riserva naturale. Il combinato disposto promozionale che si era creato tra Il Parco Marino del Cerrano e la riserva naturale del Borsacchio era un qualcosa che ha dato notevoli vantaggi al turismo del territorio teramano ed abruzzese, ed un vero e proprio attrattore su cui investire nel lungo periodo con la certezza di avere riscontri turistici ed economici concreti. In sintesi, riteniamo che sia una autentica follia ed un danno d’immagine enorme sperperare quanto creato in anni, e chiediamo alla politica una positiva ed immediata soluzione della situazione della riserva naturale del Borsacchio che consenta di ritornare a promuovere il nostro territorio come leader della sostenibilità ambientale.

Gianluca Grimi: Presidente Confesercenti-Assoturismo Abruzzo

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