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Teramo

Scuolabus solo per europei, Comune di Montorio farà ricorso dopo la condanna

La vicenda risale al 2022 e al servizio di trasporto aperto per residenti italiani ed europei

Il Comune di Montorio è stato condannato a risarcire le associazioni nella vicenda degli scuolabus solo per europei.

Come ripercorre “Montorio Guarda Avanti”, tutto nasce nel 2022 quando il nostro Comune, con delibera di giunta Comunale aveva previsto l’esenzione totale dal contributo per trasporto scolastico e mensa per le sole famiglie residenti nel Comune, con almeno un genitore di cittadinanza italiana o europea. Il 18 ottobre 2022 è stato da noi inviato un ricorso al Presidente della Repubblica, al Difensore civico regionale, all’Autorità garante dell’infanzia e dell’adolescenza nazionale e regionale e all’Ufficio nazionale anti discriminazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, chiedendo che ognuno, per propria competenza, intervenisse per eliminare la disposizione palesemente discriminatoria che limitava l’uguaglianza sostanziale tra persone, o meglio tra studenti, e l’accesso alla formazione in attuazione al più generale diritto allo studio, costituzionalmente sancito. Contro la delibera avevano proposto ricorso ASGI e ARCI ABRUZZO E MOLISE. Solo nel corso del giudizio, il Comune aveva revocato la delibera e ammesso all’esenzione anche le famiglie straniere”.
“Ma il danno ormai era compiuto e il procedimento giudiziario ha seguito il suo corso. Il giudice ha accolto il ricorso, dichiarando illegittima l’originaria delibera. Di conseguenza, ha ordinato al Comune di restituire i contributi eventualmente pagati, nelle more della revoca, alle famiglie straniere, condannandolo altresì al risarcimento del danno nella misura di € 1.000 per ciascuna associazione ricorrente oltre alle spese legali pari a € 2.906, nonché alla pubblicazione sul giornale Il Centro e sul sito del Comune e di tutti gli altri costi sostenuti. Auspichiamo che i costi legali e i risarcimenti dovuti siano addebitati agli amministratori comunali e non ricadano sul bilancio comunale e, quindi sui cittadini. Adesso la palla passa alla magistratura della Corte dei Conti che potrebbe dare seguito con l’addebito di tutte le spese agli amministratori che hanno deliberato in giunta un provvedimento, quantificate in circa 8.000 euro. A tal proposito il sindaco ha dichiarato di voler ricorrere in appello, il rischio è una conferma delle sentenza di primo grado ed ulteriori spese in capo agli amministratori quindi il nostro invito è quello di finirla qui, fare un mea culpa e chiedere scusa a tutti i cittadini di Montorio che non hanno condiviso fin dall’inizio l’assunzione di un provvedimento palesemente discriminatorio. In ogni caso, la faccia, l’abbiamo persa comunque e Montorio, da paese inclusivo, rischia di essere diventato, agli occhi degli altri, paese razzista”.

 

IL COMMENTO DEL SINDACO “Rispettiamo l’ordinanza, ma non la condividiamo perché la delibera non ha discriminato nessuno”.

È quanto si legge in una nota dell’amministrazione di Montorio al Vomano, dopo la decisione del giudice che prevede un risarcimento di mille euro per le associazioni che hanno fatto ricorso. “Ricordiamo che gli uffici comunali nello scrivere la delibera avevano indicato requisiti ripresi da altri bandi e bonus nazionali, utilizzati cioè fino a qualche mese prima dallo Stato italiano per poi adeguarsi, con una nuova delibera, alle più recenti normative. Di più, la delibera sui bonus scuolabus e mensa gratis era stata ampliata a tutti i residenti e i domiciliati nel Comune di Montorio, dopo aver valutato l’opportunità di ampliarla ancor più. Siamo stupiti, pertanto, delle considerazioni inserite nell’ordinanza. Nessuno è stato mai escluso dal bonus scuolabus per la cittadinanza. Il Comune non ha discriminato nessuno – si ribadisce nella nota – Su Montorio si era scatenato un inutile polverone politico da campagna elettorale. Su tanti ricorsi fatti dall’opposizione e da varie associazioni a diversi soggetti istituzionali, con cui il Comune ha chiarito le proprie ragioni, ci lascia perplessi che il Tribunale di Pescara abbia accolto quelli di due associazioni che chiedevano 20 mila euro per loro stessi. Il Tribunale ha riconosciuto loro solo mille euro. Evidenziamo che sia il Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri sia il Difensore Civico Regionale avevano compreso e accolto le nostre osservazioni, trovando che non ci fosse nulla da eccepire rispetto al nostro operato. Addirittura il Direttore Generale dell’UNAR si era complimentato con il Comune, sottolineando l’attenzione nei confronti delle fragilità e le numerose e importanti iniziative messe in atto dall’amministrazione comunale in favore delle famiglie, in particolare quelle più bisognose. Tutte le persone in difficoltà, infatti, sono prese in carico dai servizi sociali del Comune, al di là di tutti i bonus e gli aiuti introdotti dalla nostra Amministrazione (asili nido, nuovi nati, scuolabus, mensa, campus, attività sportive, taxi sociale…). Ricordiamo che prima i servizi sociali non esistevano neppure a Montorio o meglio erano da remoto in un altro Comune a 10 minuti di auto, oggi ci sono e funzionano. Il Comune farà certamente ricorso perché l’ordinanza è offensiva verso il grande spirito di solidarietà montoriese. Attualmente circa 200 famiglie usufruiscono del bonus scuolabus senza alcuna discriminazione”.

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