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Teramo

Mostra dedicata al giornalista esule De Micheli a Roseto

Organizzata in occasione della Giornata del Ricordo, la mostra sarà aperta domani

Roseto degli Abruzzi. In occasione del 10 febbraio, Giorno del Ricordo dei massacri delle Foibe e dell’esodo giuliano dalmata, l’Amministrazione Comunale ricorda il giornalista poeta ed esule Antonio De Micheli.

 

Per questo motivo, domani 10 febbraio 2024 alle ore 11.30, si svolgerà la cerimonia di apertura della mostra temporanea dedicata a De Micheli presso la Biblioteca Comunale di Roseto degli Abruzzi.

Ad aprire la cerimonia saranno i saluti del Sindaco Mario Nugnes, della Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti e dell’Assessore alla Cultura Francesco Luciani. Ad arricchire l’evento gli interventi Walter De Berardinis, giornalista e storico che ha curato l’esposizione, e di Mario Giunco, storico rosetano e amico del De Micheli.

Antonio De Micheli, irredentista, poeta, giornalista, insegnante e scrittore, morto il 22 aprile 1964, all’età di 83anni, visse da esule gli ultimi anni della vita in Via Piave a Roseto degli Abruzzi. Era nato a Sebenico (oggi Croazia) il 24 giugno 1881 ed era sposato con Giovanna Savio Gazzoni (detta Gina o Giannina) ed aveva due figlie: Biancamaria e Novella. Il giornalista Dalmata arrivò a Roseto degli Abruzzi come esule, dopo i noti fatti della fine della 2° Guerra Mondiale, in cui ci fu l’esodo forzato degli italiani dalla Venezia Giulia e dalla Dalmazia, che porto oltre 350.000 persone a lasciare la propria terra natia dopo l’occupazione da parte degli uomini di Tito e della nascente Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia. A Roseto fu accolto dal collega Donatello D’Orazio e dalla nobildonna, Angela Scavongelli Giannuzzi.

Grazie alle ricerche del giornalista giuliese, Walter De Berardinis, con la collaborazione dello storico, Mario Giunco, già funzionario del settore cultura del comune di Roseto degli Abruzzi, è stata riportata alla “luce” la lapide rimossa, visto che giaceva sotto un fondaco nella stessa casa in cui visse fino agli ultimi giorni di vita insieme all’altro giornalista e scrittore teatino, Donatello D’Orazio (Chieti 1896 – Roseto degli Abruzzi 1986). Oggi la lapide è custodita da uno dei proprietari dell’immobile, la Sig.ra Lidia Panicciari.

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