Guardiagrele. Solo sei mesi fa ha denunciato che nel centro per l’impiego di Ortona, distante dalla sua residenza circa 50 chilometri, c’erano ostacoli all’ingresso della struttura, nell’accesso ai bagni e nelle sale interne per i disabili.
Lo scorso 2 febbraio, a circa 9 chilometri dalla sua abitazione, a Guardiagrele, ha aperto un nuovo centro per l’impiego della Regione Abruzzo ma la situazione non è cambiata.
A renderlo noto è Lorenzo Torto, nato a Chieti e residente a Rapino, disabile per una tetraparesi spastica.
Da quando aveva 24 anni sta facendo una battaglia contro le discriminazioni nei confronti dei disabili nel mondo del lavoro.
In passato con la sua sedia a rotelle era sbarcato a Bruxelles davanti alla commissione per le petizioni del Parlamento Ue proprio per perorare la causa dei disabili. Oggi a 36 anni continua la sua battaglia focalizzandosi sui centri per l’impiego.
“Il centro per l’impiego di Guardiagrele – spiega – è aperto esclusivamente il venerdì mattina dalle ore 9:30 fino alle ore 12:30 e non è accessibile a persone con disabilità. Serve una rampa di accesso, manca il wc per i disabili e il piano di emergenza deve prevedere specifiche procedure per l’assistenza nei casi di incendio alle persone diversamente abili con ridotte capacità motorie e sensoriali presenti nei locali”.
L’elenco delle difformità nel centro, secondo Lorenzo Torto, è molto lungo. “Una situazione inaccettabile. Vorrei che tutti i cittadini italiani vivessero la mancata accessibilità non come una scortesia verso un disabile ma come un oltraggio a se stessi, un’offesa alla cittadinanza tutta”. Sulla vicenda ha presentato anche un esposto al presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio e al Comune di Guardiagrele per chiedere di “intervenire con la dovuta urgenza per tutelare gli utenti disabili”.