Tortoreto. Meta di vandali in un posto che i viaggiatori indicano come poco sicuro, senza luci, senza telecamere. Sono gli stessi viaggiatori, uno in particolare, a segnalare la situazione di degrado della stazione dei treni di Tortoreto e dei relativi sottopassi.
L’ultimo problema in ordine di tempo riguarda la distruzione delle macchinette obliteratrici. Problema che si lega anche al fatto che da tempo manca la luce nel sottopasso (il faro è stato asportato), ma le criticità sembrano essere diverse.
E sulla vicenda segnalata da un viaggiatori si innesta la forte presa di posizione del gruppo di Azione Tortoreto, che ha anche una rappresentanza consiliare con il capogruppo Libera D’Amelio e la consigliera Martina Del Sasso.
“La città di Tortoreto sta vivendo un momento di abbandono da parte dell’amministrazione Piccioni, mairicordato fino ad ora”, si legge in una nota.
“Solo qualche tempo fa, la segnalazione solerte di alcuni cittadini che hanno a cuore Tortoreto, faceva emergere lo stato di assoluta incuria e trascuratezza di alcune strade cittadine: si ricorderanno le scritte inquietanti e inaccettabili che hanno imbrattato il sottopasso di via Carducci.
Oltre a deturpare le nostre strade è preoccupante la recrudescenza incontrollata di gesti incivili inneggianti all’odio a cui è esposta la nostra città.
E tutto ciò nel silenzio assordante del sindaco Piccioni che pare vivere altrove o meglio chiuso nelle segretestanze del Comune.
Ed è cosi che nella nostra Tortoreto insistono e persistono senza controllo gli episodi di “violenza” sullarespublica.
E’ di oggi l’ennesima segnalazione adirata, stanca e sfiduciata di un cittadino tortoretano che consegna una fotografia inaccettabile della nostra cittadina: uno schiaffo alla civiltà è quanto avvenuto sempre e di nuovo presso la stazione ferroviaria di Tortoreto ove questa volta il solito violento se l’è presa con una macchinetta erogatrice di biglietti ferroviari.
Il crescente sentimento di paura e preoccupazione nei tortoretani è di palmare evidenza; una comunità che si interroga sul perché mai l’amministrazione Piccioni, così attenta a lodare il suo operato in fieri – giacché ad oggi non v’è segno di vita delle mirabili opere a cui si inneggiava in campagna elettorale – resti immobile e non dia seguito ad attività di effettivo controllo sul territorio con interventi anche a carattere preventivo. Quanto ancora dobbiamo tollerare l’immobilismo dell’amministrazione Piccioni?
Cos’altro deve accadere per vedere Piccioni e i suoi prendersi cura della città?
Ai posteri l’ardua sentenza”.