Regionali, Pepe: “Servono progetti chiari per le aree interne”
Il candidato consigliere e consigliere uscente interviene su fondi e progetti
“Le aree interne abruzzesi vanno rilanciate e sostenute con delle politiche incisive e concrete, ci vogliono progetti chiari con una funzionale e attenta gestione dei fondi strutturali”.
Lo dichiara il consigliere regionale Dino Pepe, candidato del Partito democratico alle prossime elezioni del 10 marzo 2024 a sostegno di Luciano D’Amico presidente che afferma: “Abbiamo assistito, in cinque anni, ad un progressivo declino e impoverimento dei territori più svantaggiati. Tutti gli indicatori statistici ci indicano come queste aree marginali stanno soffrendo di più il fenomeno dello spopolamento e di conseguenze di un crescente abbandono. Questo è frutto di scelte inique e disattente”.
E ancora: “Il compito di un Governo regionale che voglia essere presente, invece, è quello di riequilibrare i divari territori con investimenti certi e strategie di rilancio. Voglio farmi carico – continua ancora Dino Pepe – di dare impulso e istituzionalizzare una cabina di regia che favorisca la coesione territoriale regionale. Partendo dalla programmazione dei fondi europei FESR-FSE, bisogna elaborare soluzioni per una efficiente fiscalità di vantaggio basata su criteri equi di applicazione, ad esempio, dell’addizionale regionale Irpef e del bollo auto. Vanno potenziati, indubbiamente, la rete di assistenza sanitaria territoriale rendendola più moderna ed efficace non la realizzazione, con fondi regionali, di altre case della salute favorendo l’integrazione con i presidi sanitari già esistenti. Come anche va riformato il sistema di mobilità pubblico attraverso un servizio avanzato e funzionale”.
Per Pepe, “Vanno inoltre garantiti i cosiddetti ‘diritti digitali’ in ogni abitazione e in ogni azienda. La connessione ultra veloce ad internet serve a rafforzare tanto lo smart working e la formazione e-learning quanto alle attività produttive per efficientare le aziende e per favorirne l’innovazione e attrarre investimenti. Particolare attenzione va rivolta inoltre a specifiche misure a sostegno delle attività produttive in ragione della marginalità in cui operano, prevedendo procedure semplificate per nuovi insediamenti e meno burocrazia. Cosi come anche progetti innovativi per la gestione delle terre incolte o abbandonate che consentano un funzionale governo del territorio e di prevenzione del dissesto idrogeologico. Altro tema da affrontare in maniera energica e risolutiva è quello legato ai servizi dell’infanzia e del dimensionamento scolastico. Come ho già avuto modo di proporre e far approvare, nella passata la legislatura, la legge regionale sulle aree di confine, che si è rivelato uno strumento utile di cooperazione interregionale, la mia intenzione è quella di continuare ad incentivare queste politiche attive per la montagna e le aree interne abruzzesi favorendo la coesione territoriale”, ha concluso.