Chieti, la Polizia controlla tre esercizi pubblici e scova minori che giocano alle slot machine
Chieti. La Polizia di Stato, nell’ambito dell’attività di prevenzione e repressione dei fenomeni di illegalità ha intensificato i servizi di controllo del territorio, che hanno interessato tutta la provincia, attraverso apposite verifiche finalizzate al rispetto della regolarità amministrativa degli esercizi pubblici.
Nelle giornate passate, la Squadra Amministrativa della Polizia di Stato di Chieti, unitamente al personale dei Commissariati di Pubblica Sicurezza di Lanciano e Vasto, dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Chieti-Pescara e del Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione della A.S.L., ha coordinato numerose operazioni di controllo presso alcuni esercizi pubblici siti nel territorio vastese, all’esito delle quali sono state riscontrate gravi irregolarità amministrative che hanno comportato l’irrogazione di sanzioni particolarmente afflittive, sia di natura pecuniaria, per un totale di circa 50.000 euro, sia di natura interdittiva.
Più segnatamente, presso un esercizio di raccolta scommesse è stato riscontrato un grave abuso della licenza dovuto alla presenza di un minore intento a giocare alle slot machine, alla somministrazione di bevande in assenza della prescritta SCIA, nonché all’arbitraria apertura di un ulteriore ingresso non visibile sulla pubblica via che impediva, di fatto, la sorvegliabilità dell’esercizio. L’Autorità di Pubblica Sicurezza, pertanto, si è prontamente adoperata per dare una risposta efficace, sospendendo per un periodo di 15 giorni la relativa licenza e infliggendo le previste sanzioni pecuniarie.
Stessa sorte per un noto bar nel vastese munito di licenza per la raccolta di scommesse. In questa circostanza erano due i minori presenti all’interno delle sale di gioco.
Infine, sanzioni pecuniarie e immediata sospensione dell’attività sono state comminate ad un noto night club della provincia a causa di gravi violazioni del Testo Unico sulla Salute e Sicurezza dei Luoghi di Lavoro. La maggior parte delle figuranti di sala, infatti, lavorava in nero e il datore di lavoro non aveva provveduto alla redazione del documento di valutazione dei rischi, inadempienza gravissima data la sua funzione preventiva degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali.
Le attività di controllo sul territorio sono rese maggiormente efficienti da un’ampia e fattiva collaborazione tra la Questura di Chieti e le Autorità preposte alla verifica delle irregolarità di settore che, condividendo le rispettive professionalità e competenze, riescono a dar vita a dispositivi di controllo ad alto impatto.