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Bucaro alla vigilia della sua prima ufficiale: “Pescara secondo a nessuno” VIDEO

Chiusa ufficialmente l’era Zeman, dimesso per convalescenza post-operatoria, domani contro la Lucchese (calcio d’inizio all’Adriatico alle 16:15) si apre ufficialmente l’era di Giovanni Bucaro.

Il neo-promosso allenatore del Pescara stamattina ha tenuto la prima conferenza della vigilia e ha voluto rafforzare lo spirito: “Questa squadra non è inferiore a nessuno. Ai tifosi dico di sostenere i ragazzi che sono giovani”, ha detto ai giornalisti.

Immancabili le domande sul passaggio di testimone con il boemo, suo “primo” fino a pochi giorni fa: “Ho accettato solo dopo la telefonata di Zeman, altrimenti andavo via. Quando sono stato chiamato in ufficio da Sebastiani martedì scorso ho sentito Zeman al telefono. Mi ha detto che dovevo allenare io. Senza quella telefonata sarei andato via. Quando allora mi è stato chiesto dalla società ho detto subito di sì. Me la sentivo”.

l’intento di Bucaro è chiaro: “Proviamo a creare qualcosa di magico, come successe ad Avellino”, dove ha già compiuto una rimonta importante: “Mi auguro si possa ripetere quella rimonta. Nel calcio può succedere di tutto ma erano situazioni diverse. Perdemmo a Cassino, ci furono tante contestazioni. Poi si creò qualcosa di magico. Spero di ricrearlo anche qui ma noi siamo tanto giovani e meno esperti di quella squadra”.

Il Delfino, però, reduce da sconfitte seriali, vive un momento delicato: la ricetta del nuovo allenatore per ripartire è “Riportando i tifosi dalla nostra parte anzitutto con l’atteggiamento. Ricordo sempre Avellino: non ci vuole molto a ricreare entusiasmo. E anche lo scorso anno vi ricorderete come si è riempito l’Adriatico. Non faccio appelli ma ai nostri tifosi chiedo di aiutare i ragazzi che sono giovani”

Da difensore in campo, preannuncia le sue idee e le differenze rispetto alla filosofia zemaniana: “Per fare come lui devi avere un concetto difensivo estremo. Ho fatto il difensore, qualcosina di diverso dietro si vedrà. A centrocampo a destra Aloi e Franchini è la coppia. Dagasso e Squizzato sono i nostri metodisti. A sinistra Tunjov e Meazzi con De Marco che può giocare anche a destra. Meazzi? E’ un grande lavoratore. Assomiglia a Rizzo Pinna della Lucchese. Può fare l’esterno e la mezzala. Tunjov? Inconsciamente si assenta. Sasanelli è un 2004, sta crescendo ma ha bisogno di capire alcune situazioni”.

Ai suoi giocatori, Bucaro chiede “coraggio e velocità nelle giocate” e annuncia: La squadra darà il 100% in ogni secondo. E chi non lo farà non giocherà. Io penso che non siamo inferiori a nessuno. Neanche al Cesena”.

 

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