“A Teramo in atto annientamento ultras, sindaco e presidente in silenzio”
La nota dei Vecchi Diavoli Curva Est
“Due fratelli attualmente sottoposti agli arresti domiciliari e altri numerosi giovani cui è stata notificata denuncia a piede libero per analoghe fattispecie, sulla base di mere presunzioni. Dopo i noti fatti del 4 febbraio, si è proceduto, il giorno successivo, ad arrestare 5 persone e a denunciare, sempre nei giorni a venire, innumerevoli altri individui. Sembra corretto rettificare alcuni elementi che appaiono palesemente contrastanti”.
A dirlo in una nota i Vecchi Diavoli Curva Est.
“Le immagini su cui si fonda l’accusa sono esclusivamente quelle di una ripresa amatoriale privata, la cui scadente qualità non consente precise e rigorose valutazioni. L’atteggiamento inerme degli organi istituzionali e politici della città, leggasi sindaco, e della società sportiva del Teramo calcio, leggasi presidente, legittimano una ingiustificata e inaudita azione repressiva che contrasta con i più elementari diritti della persona, attuata da una questura che da sempre ci colpisce. Si adottano provvedimenti di inibizione dalle attività sportive, DASPO, con durata massimale (8 anni) e contestuale obbligo di doppia presentazione (firma), solo sulla scorta di scarni ed opinabili elementi, senza ulteriori e approfonditi riscontri, determinando una diffusa e latente condizione di persecuzione totale della tifoseria del Teramo che risulta, con tutta evidenza, una chiara volontà di annientamento dell’intero movimento ultras a Teramo”.
E ancora: “Da sempre abbiamo contrastato le angherie ed i soprusi, esercitati, purtroppo, troppe volte nei confronti delle classi più deboli e meno abbienti, talvolta, come in questo caso, dettati da regie occulte che per propri rancori personali fomentano il fuoco maledetto della intolleranza verso la tifoseria del Teramo. Ebbene, in questa città, da anni ci troviamo dinanzi ad una reiterata ed ostinata azione di repressione, non giustificata, che colpisce sempre verso una parte e cerca di determinare l’azzeramento di alcune idee che sottostanno al movimento. Non possiamo consentire che questo avvenga, non tolleriamo la repressione, che collide fortemente con le idee e gli ideali degli ultras, puntualmente osteggiati da ogni potere occulto. Combatteremo a fianco dei nostri fratelli, in ogni modo, perché non vi siano, come avviene puntualmente in questa città, soprusi mirati ad eliminare le voci scomode di tanti che non godono dei benefici di pochi. Al sindaco e al presidente del Teramo che assistono muti e timorosi agli accadimenti noti di questi giorni vorremmo regalare un po’ di coraggio, di libertà di pensiero e di presa di posizione, in favore della città e dei tifosi. Solidali con i nostri fratelli. Non rinunceremo mai ai nostri diritti a nessun prezzo. Liberi di essere ultras”.