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Pescara

Fondi per i randagi a Pescara: “Mancano documenti dalla Lega del Cane”

Pescara. “Bugie elettorali”: così l’assessore alla Tutela del Mondo Animale del Comune di Pescara, Nicoletta Di Nisio, etichetta le accuse mosse dal Movimento 5 stelle sull’ex canile e sui fondi da destinare alla sterilizzazione degli animali randagi.

Di Nisio, a sua volta, accusa i consiglieri comunali pentastellati di diffondere “falsità sui fondi che il Comune ha destinato lo scorso anno alle adozioni degli animali ospitati nel canile: un contributo una tantum di 1.100 euro a favore di chi avesse adottato o preso in affidamento temporaneo un cane ospitato nel canile, fino alla realizzazione di una nuova struttura”.

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“Contrariamente a quanto afferma il M5S”, rilancia l’assessore, “nessuno dei cittadini che ha adottato un cane ha seguito la procedura indicata dal Comune e quindi nessuno ha avuto accesso a quel beneficio. Due giorni prima della chiusura del canile, il 29 dicembre 2023, la somma di 4200 euro disponibili per il 2023 per favorire le adozioni è stata impegnata dal Comune in favore della Lega del cane di Pescara quale contributo per l’adozione dei 5 cani che, a quella data, erano ancora presenti nella struttura di via Raiale e che ora la Lega sta custodendo nel terreno messo a disposizione da Daniele Kigren. Dalla Lega del cane, che ha concordato tutti i passaggi con l’amministrazione comunale in vista della chiusura del canile, è pervenuta a gennaio la richiesta di contributo per un anno per l’affido temporaneo di quei 5 cani e di altri 9 ospiti di via Raiale che sempre l’associazione ha collocato a Roma. Per perfezionare questa richiesta – sottolinea Di Nisio – manca, però, una parte della documentazione, il cui invio è stato già sollecitato dagli uffici comunali alla Lega del cane: nel momento in cui gli uffici riceveranno tutto, il Comune potrà provvedere ad impegnare l’ulteriore somma necessaria e a liquidare tutto”.

“I fondi, insomma, non sono affatto spariti magicamente, come dicono i pentastellati, ma sono destinati al mantenimento dei cani che vivevano nel canile, quei cani che il M5S diceva di dover difendere. Non solo ci siamo sempre preoccupati del vecchio canile e dei suoi ospiti, raddoppiando il contributo per la gestione da 35mila a 70mila euro l’anno, ma ci siamo preoccupati anche del nuovo canile e stiamo definendo con Spoltore la realizzazione di un rifugio”, conclude l’assessore.

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