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Pescara

Torna alla questura di Pescara la dirigente contestata per le manganellate a Pisa

Pescara. E’ stata trasferita alla questura di Pescara Silvia Conti, la dirigente della Mobile di Firenze alla quale viene contestata la gestione delle squadre di polizia coinvolte negli scontri con gli studenti che manifestavano per la pace in Palestina a Pisa.

Un ritorno sia in Abruzzo, in quanto originaria di Sulmona, che tra le fila della questura pescarese, dove nel 2000 la funzionaria 59enne ha ricoperto l’incarico di dirigente della Divisione anticrimine ed è stata responsabile del Gruppo operativo di sicurezza per le manifestazioni sportive.

Dopo essere stata dirigente della Strada di L’Aquila, Silvia Conti ha prestato servizio alla questura di Aosta, nel Dipartimento della Pubblica Sicurezza nell’ambito della Direzione centrale per gli affari generali e le politiche del personale per la polizia e nella Scuola allievi agenti di Vicenza come Docente nella formazione.

Era arrivata in Toscana 3 anni fa dove è stata in Toscana la prima donna ad aver comandato nella storia della polizia l’Ottavo Reparto Mobile di Firenze, composto da circa 500 unità. A settembre, inoltre, per lei era previsto il pensionamento.

Molti parlano di rimozione per la gestione degli scontri della scorsa setti mana tra agenti e giovanissimi manifestanti, biasimati anche dal Presidente Mattarella, ma fonti istituzionali parlano di avvicendamento già previsto. A difesa della dirigente, inoltre, il suo ruolo non operativo nella gestione dell’ordine pubblico a Pisa, dove la Conti non è “scesa in piazza”. Chi dirige il reparto mobile, infatti, organizza uomini e mezzi dalla sede, mentre sul luogo della manifestazione è il funzionario della questura locale a dirigere le squadre e a gestire materialmente l’ordine pubblico. Dalla dirigente Conti, quindi, dipendevano solo amministrativamente i reparti che hanno operato a Pisa.

Non troppo d’accordo con la tesi dell’avvicendamento programmato la segreteria nazionale del sindacato di Polizia LiSiPo, che in una nota afferma: “Non ci sono parole, circa il trasferimento del dirigente del Reparto Mobile di Firenze a seguito degli eventi di ordine pubblico a Firenze e Pisa. Non abbiamo ben compreso il trasferimento o meglio l’avvicendamento, solite ipocrite manovre degli inquilini del ‘palazzo romano’, forse per dimostrare a l’opinione pubblica che si è intervenuti”

 

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