Rimini (4-2-3-1) Colombi; Tofanari, Lepri, Gigli, Quacquarelli; Sala, Langella; Lamesta, Delcarro, Malagrida; Morra. In panchina: Colombo, De Lucci, Gorelli, Semeraro, Ubaldi, Iacoponi, Cernigoi, Rosini, Garetto, Capanni. Allenatore: Emanuele Troise.
Pescara (3-4-3) Plizzari; Pellacani, Brosco, Di Pasquale; Pierno, Aloi, Squizzato, Milani; Merola, Accornero, Cangiano. A disp. Gasparini, Profeta, Floriani, Moruzzi, Mesik, Staver, Dagasso, Tunjov, De Marco, Franchini, Meazzi, Capone, Masala, Sasanelli, Cuppone. Allenatore: Giovanni Bucaro.
Reti: 7′ Delcarro, 18′ (rig) e 74’ Morra, 29′ Merola (rig), 48’ Lamesta, 84’ Ubaldi
Arbitro: Antonio Di Reda di Molfetta.
Pesantissima la sconfitta rimediata dal Pescara a Rimini, tra i soliti errori difensivi e una fase offensiva più che sterile.
La partita comincia fortissimo per il Delfino che sfiora il palo con Merola al 3’ e ci riprova al 5’ con Cangiano. Un fuoco di paglia perché il Rimini deve aspettare solo il 7’ per passare in vantaggio: Lamesta pennella il cross, Delcarro si infila con precisione tra le linee e insacca con il piatto sul secondo palo. Al 12’ l’occasione per il raddoppio di Morra che svirgola la finalizzazione di un buon contropiede. Difesa ospite in difficoltà e al 18’ Di Pasquale tocca con la mano un altro cross di Lamesta ed è rigore, con Morra che non perdona dal dischetto. Alla mezz’ora, però, con un altro rigore, il Pescara accorcia: è Tofanari a toccare di mano stavolta e Merola a trasformare. Il Pescara si riprende e al 39’ Aloi lancia il contropiede per Merola che, però, una volta entrato in area sfiora ancora il palo, sprecando il pari in chiusura di tempo.
L’allungo riminese arriva immediato a inizio ripresa: lancio lungo al 48’, difesa pescarese altissima, Lamesta ha campo libero per controllare, sfondare la linea e correre solitario a battere ancora Plizzari. Al 54’ Delcarro strappa applausi con una sforbiciata volante che sfiora il palo e raggela Plizzari. La squadra di Bucaro si sforza in contropiede e in contropiede subisce il quarto goal: Lamesta allarga rasoterra sulla destra per Morra che, ancora senza guardia, taglia l’area in diagonale e incrocia sul secondo palo per il poker romagnolo. Quando a Cangiano capita l’occasione, come al 78’, c’è Meazzi che riesce a deviare provvidenzialmente sulla traversa. Ciò non induce il Rimini a chiudersi, bensì a calare il pokerissimo all’84’ con Ubaldi che, appena subentrato, devia in rete l’ennesimo assist di Lamesta e chiude definitivamente i giochi.
I risultati negativi non si contano più e si fa critica la situazione in classifica per il Pescara in chiave play-off: se Bucaro non è stato fin qui in discussione, la società di Sebastiani dovrà forzatamente dare una risposta alla piazza che, da tempo, chiede una svolta fuori e dentro il campo.