Pescara. “In questa situazione il presidente del Pescara Daniele Sebastiani può fare solo una cosa: riconsegnare simbolicamente le chiavi della società al sindaco di Pescara”.
Ad appellarsi al patron biancazzurro ma anche al sindaco Carlo Masci per un intervento e l’impegno del primo cittadino per la risoluzione della crisi che da tempo ormai riguarda la società”, è il consigliere comunale di Pescara Massimiliano Pignoli, che invita “il presidente del Pescara se davvero da pescarese tiene così come dice alla sua squadra, a mettere in atto questa azione. Riconsegni la società nelle mani del sindaco”.
Siamo arrivati – spiega Pignoli – al punto più basso della storia calcistica cittadina dal fallimento del 2009 e credo che a questo punto occorra un atto di responsabilità da parte del massimo dirigente. Per me che per tanti anni ho seguito il Pescara dalla curva nord, e che con tanti ultras ho diviso gioie e dolori, ma momenti indimenticabili, vedere oggi il Pescara in questa situazione è un grande dolore. Vedere una squadra che rappresenta migliaia di tifosi, è un dolore grandissimo”.
Pignoli poi aggiunge: “Se dopo anni di lavoro non si è ancora riusciti a trovare degli imprenditori interessati a rilevare la società biancazzurra, si proceda anche per questa strada. E quindi a questo punto chiedo anche che il sindaco di Pescara si impegni in prima persona per trovare una soluzione positiva a questa vicenda per garantire il futuro del calcio biancazzurro. Il Pescara Calcio non è di Sebastiani, ma è della città e dei suoi tifosi. Un patrimonio che è storia, passione e amore di una tifoseria che non merita queste umiliazioni e mortificazioni sportive. E allora occorre il lavoro e l’impegno di tutti per garantire un futuro al calcio della nostra città al di là della categoria”.
“Che la palla passi anche al sindaco. Lo dico ancor prima che da amministratore cittadino, da pescarese – conclude Pignoli – e da tifoso. Il Pescara Calcio non può morire. Occorre garantire un futuro alla nostra società”.