Si avvicina l’esordio per Emmanuel Cascione sulla panchina del Pescara: domani alle 17:30 all’Adriatico contro il Pontedera i biancazzurri scenderanno in campo per la prima volta guidati dal neo-tecnico, dopo le dimissioni di Bucaro.
“Sono contento di essere tornato in una piazza che per me è unica, diversa dalle altre: abbiamo passato dei momenti speciali, spero di riviverli”, ha detto l’ex centrocampista del Pescara che conquistò la serie A nel 2012 con Zeman, e proprio del boemo ha confessato: “Non lo ho ancora sentito, ma da quella stagione in poi è sempre stato dentro di me. Mi ha aperto la mente, è unico e irripetibile. Qualche spunto e qualche consiglio ok e già da giocatore cercavo di capire certe dinamiche. Ma non posso fare quello che fa lui”.
Impossibile non affrontare il tema della crisi profonda: “La squadra viene da un periodo di incertezze”, ha ammesso Cascione, deve ritrovare tranquillità, abbiamo bisogno di lavorare ma le questioni tattiche vengono ora in secondo piano. Abbiamo un’età media bassa ma la qualità è grandissima. Sono rimasto sorpreso per i valori tecnici. Vedo però un po’ di negatività. SI può fare molto di più riprendendo un percorso che per me era giusto. Le certezze devono essere ritrovate anche dai singoli”.
Altrettanto innegabile la critica sulla presunta immaturità del Cascione allenatore. “E’ vero, ho poca esperienza “, ha confessato,. “ma ho voglia di lavorare con una squadra che mi dà grande fiducia. Sento di poter fare un ottimo lavoro. In questa categoria serve sapersi difendersi bene, difendere di gruppo. I ragazzi lo sanno, e ho visto una settimana di lavoro in crescendo. Alla rifinitura ho visto il piglio giusto, domani il risultato è importante ma non fondamentale. Chiedo di trovare certezze di squadra. Iniziando dal sacrificio. Abbiamo 45 punti, quindi non è tutto da buttare. Siamo dentro ai play off e dobbiamo essere spensierati”.