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Pescara

Teatro D’Annunzio a Pescara: “Barriere architettoniche e discriminazione”

Pescara. I problemi di agibilità e vulnerabilità sismica che hanno portato alla recente chiusura non sarebbero gli unici ad affliggere la struttura del teatro D’Annunzio di Pescara.

Secondo il presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, ci sono anche “gravi problemi di barriere architettoniche, accessibilità, sicurezza e fruibilità per le persone con disabilità”.

“Nel teatro sono presenti solo quattro postazioni, due per lato nell’intera platea, in numero assolutamente insufficiente anche rispetto a quanto stabilito dal decreto ministeriale 236/89 che prevede un limite minimo di due posti ogni 400, i posti riservati alle persone con disabilità sono completamente fuori norma”, spiega Ferrante, che dettaglia ancora: “Posizionati al margine destro e al margine sinistro della platea i posti riservati non sono accessibili. Presentano un gradino di circa 10 centimetri pericoloso e impossibile da affrontare anche con l’aiuto competente di un accompagnatore, due dei quattro posti isolati e lontani dal proprio accompagnatore sono addirittura posizionati in modo da occupare in parte la gradinata che consente agli altri spettatori l’accesso agli anelli superiori del teatro”.

“Tale gravissima situazione costringe spesso i pochissimi e privilegiati spettatori con disabilità”, prosegue Ferrante, “a posizionarsi direttamente nel corridoio prospiciente la platea nel mezzo del passaggio degli altri spettatori, corridoio inoltre pericoloso da percorrere a rischio di cadute per persone con mobilità ridotta o ribaltamento per persone in carrozzina a causa delle canaline di copertura dei cavi tecnici sopraelevate rispetto al pavimento e già causa di numerosi infortuni anche di persone prive di problemi di deambulazione. Tale situazione viola violentemente i diritti umani delle persone con disabilità, è causa di discriminazione e impedisce l’accesso alla cultura in condizioni di parità e uguaglianza rispetto agli altri cittadini”.

Situazione simile anche per l’adiacente auditorio Flaiano “che presenta anch’esso problemi di accessibilità con un palco non accessibile alle persone con disabilità”. Lo stesso Ferrante, invitato come relatore lo scorso 29 febbraio in occasione della manifestazione sulla giornata internazionale delle Malattie Rare, è stato costretto a parlare al buio sotto il palco nella platea non potendo salire sul palco a causa delle barriere architettoniche. Discriminazione vissuta anche da un giovane malato raro di Francavilla in carrozzina costretto a differenza degli altri ragazzi a restare in platea.

“Tale discriminazione e violazione dei diritti umani causata dalle barriere architettoniche è avvenuta in presenza delle Istituzioni comunali e regionali rappresentate dall’assessore alle politiche della disabilità del Comune di Pescara Nicoletta Di Nisio e dall’ex assessore regionale alla sanità Nicoletta Verì”, ribatte Ferrante che, a nome di Carrozzine Determinate chiede “a tutte le istituzioni che finalmente dopo 61 anni dalla costruzione del teatro D’Annunzio e del teatro Flaiano i 2 milioni e mezzo di euro di spesa previsti per l’adeguamento sismico e l’agibilità eliminino una volta per tutte le barriere architettoniche presenti e restituiscano dignità alle persone con disabilità prevedendo un numero di posti riservati adeguato all’interno dei teatri”.

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