Pescara. Voragini sull’asfalto e una discarica di materiale edile lungo la strada che da viale Pindaro conduce in via Falcone e Borsellino, a ridosso dell’università di Pescara.
“L’arteria, di proprietà comunale, separa di fatto l’università D’Annunzio da un supermercato, ed è utilizzata sia per accedere al Dipartimento di Architettura che come parcheggio, dato che lungo il margine della carreggiata si possono contare circa 20 posti auto”, spiega il consigliere regionale Pd Antonio Blasioli che, sollecitato da alcuni studenti universitari, questa mattina ha svolto un sopralluogo sul posto.
“Di primo acchito saltano agli occhi le pessime condizioni del manto stradale, interessato da vere e proprie voragini, che rischiano di danneggiare le autovetture e soprattutto costituiscono grave pericolo per quanti ogni giorno si muovono su due ruote e si vedono costretti a fare lo slalom per usufruire del varco d’accesso all’ateneo”, afferma Blasioli, “Le buche a dire il vero insidiano gli stessi pedoni, che spesso, malgrado la pavimentazione disastrata, preferiscono camminare sulla carreggiata dato che il marciapiede è ostruito da fogliame, cartacce e rifiuti di ogni genere accumulati evidentemente da mesi. Sporcizia che ha indotto ultimamente più di un incivile a trasformare la parte terminale della via in una discarica abusiva di sanitari, che ridotti in mille pezzi sono ammassati proprio a ridosso delle vetture parcheggiate, giusto per aumentare il degrado generale”.
“Come se non bastasse”, insiste il consigliere regionale, “l’arteria è sprovvista di qualsiasi illuminazione, un’assenza che accresce la percezione di insicurezza, specie per gli studenti che nelle ore serali usufruiscono del passaggio per recarsi nelle abitazioni nei dintorni del Tribunale o recuperare le macchine parcheggiate in via Falcone e Borsellino”.
“La situazione si protrae ormai da diverso tempo ed è a dir poco indecorosa per una città universitaria: davanti ad una Pescara ormai stretta nella morsa dei cantieri, risulta ancora più difficile comprendere l’indifferenza del Comune, che ha il dovere di intervenire quanto prima per ripristinare decoro e sicurezza”, conclude Blasioli.