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Abusa della figlia della compagna: la madre tace, i carabinieri li incastrano con le telecamere

Pescara. Sono stati rinviati a giudizio, ieri dal giudice per le udienze preliminari di Pescara, un 44enne di origini siciliane e una 53enne abruzzese accusati di violenza sessuale pluriaggravata su una bimba di soli 10 anni. Lo scenario della triste quanto grave vicenda è un paesino della Val Pescara.

E’ stata la stessa bimba, affetta anche da un ritardo cognitivo lieve, ad aver fatto scattare le indagini dei carabinieri dopo aver raccontato a un’amichetta, a settembre 2023, gli abusi perpetrati per oltre un anno dal compagno della madre, con la presunta complicità della donna.

Come riferisce l’edizione abruzzese de Il Messaggero, è stato il padre biologico della bambina a rivolgersi ai carabinieri che hanno piazzato telecamere nascoste nel bilocale affidatogli dal Comune, dove il 44enne viveva con la donna.

La madre della bimba, nell’estate 2021, si era trasferita in Sicilia dopo aver conosciuto l’uomo sui social, scegliendo di raggiungerlo perché lui ristretto agli arresti domiciliari, affidando la figlia al padre. Dopo un anno i due sono tornato in val Pescara ma a quel punto i servizi sociali hanno ritenuto che la donna fosse in grado di assistere la figlia, negando l’affido al padre. In quella casa assegnata dal Comune, però, si sarebbero consumati gli abusi, almeno fin quando la bambina, con il supporto dell’amica, non si è decisa a raccontare tutto al padre.

Quindi l’intervento dei carabinieri che, dopo i primi riscontri, hanno fatto irruzione nell’appartamento, sorprendendolo il 44enne con i pantaloni calati e al suo fianco, sul letto, la bimba in mutandine. Da quel giorno, il siciliano è in carcere, in attesa della prima udienza del processo fissata al prossimo 29 maggio.

Ieri l’udienza preliminare, dove la donna non si è presentata, sebbene resti indagata per violenza sessuale in concorso, perché, come riferisce ancora Il Messaggero, non avrebbe impedito gli abusi, fingendo meraviglia anche quando, a settembre scorso, aprì la porta ai carabinieri mentre il compagno era in camera da letto con la figlia. Intanto ha perso la patria potestà, come accaduto già con un’altra figlia, frutto di una relazione precedente.

La bimba oggi, per trascorrere alcuni giorni delle vacanze pasquali, tornerà a casa del padre, poiché i magistrati hanno stabilito che viva in una struttura protetta.

 

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