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Pescara

Semestre bianco: il M5S contro le nomine sotto elezioni a Pescara

Sayonara Tortoreto

Pescara. Nelle ultime settimane sul sito del Comune di Pescara sono apparsi due avvisi pubblici, uno per la raccolta di candidature per il ruolo di Amministratore Unico di Pescara Energia, società in-house del Comune di Pescara, l’altro per la nomina di 4 rappresentanti dell’ente nel CdA della Fondazione Genti d’Abruzzo.

Due avvisi che il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha censurato con decisione: “Il losco tentativo di una manovra elettorale del centrodestra che – commenta il capogruppo Paolo Sola – a due mesi dalle prossime elezioni comunali vorrebbe procedere a nomine ed incarichi in maniera del tutto inopportuna ed equivoca. Una mossa per affidare ruoli che, vogliamo ricordare al Sindaco, ad oggi non è possibile affidare proprio grazie ad una delle prime iniziative messe a segno dal Movimento 5 Stelle all’inizio di questa consiliatura, che impedisce manovre poco limpide come questa”.

Il riferimento è alla delibera del 31 luglio 2019, quando i consiglieri pentastellati inserirono il meccanismo del semestre bianco all’interno del regolamento per la nomina e la designazione di rappresentanti del Comune in enti e società partecipate. Uno strumento di autotutela con il quale il primo cittadino, nell’ultimo semestre del proprio mandato, non può procedere ad alcuna nomina o affidamento di incarico in enti che hanno al loro interno rappresentanti nominati direttamente dall’amministrazione comunale, a meno che non si tratti di precise disposizioni o obblighi di legge.

“Uno strumento che abbiamo voluto fortemente sin dall’inizio della consiliatura – proseguono i consiglieri Massimo Di Renzo Marco Romano – perché sapevamo che avrebbe potuto bloccare sul nascere eventuali iniziative di questo tipo. Che sia stata una dimenticanza o un colpo gobbo tentato alla vigilia delle elezioni, abbiamo chiesto nei prossimi giorni la convocazione di un’apposita Commissione di Controllo e Garanzia per ribadire come questo strumento renda impraticabile ogni tentativo di mercanteggiare con la cosa pubblica”.

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