Pescara. Se il sindaco Masci gioisce per il ritorno degli alberi su corso Umberto, le associazioni ambientaliste di Pescara non gioiscono altrettanto per quanto accade nell’intera zona, considerando anche piazza Sacro Cuore.
“Tra piazza Sacro Cuore e corso Umberto c’erano 174 lecci. Sono stati abbandonati, non curati, non innaffiati, capitozzati. Nessun investimento per alberi che hanno fatto la nostra storia. Dopo la loro eliminazione sono stati piantati i nuovi alberi, ben 184: 10 in più”, sottolinea Simona Barba dell’associazione Radici in Comune”.
“Questi pochi alberi in più non possono essere spacciati per una rivoluzione green di questa città”, rimarca Barba, “L’operazione va chiamata con l’unico nome che rappresenta la realtà: si è trattato di una sostituzione arborea, perché non siamo riusciti a conservare i nostri alberi. L’incremento avuto, del 5%, è un incremento non contabilizzabile per un piano di forestazione urbana”.
“L’intervento in centro città, come più volte detto, peggiora l’isola di calore in quanto in Piazza Sacro Cuore è stato scelto di andare a cementificare le aiuole esistenti, ben 600 metri quadri, pavimentandole, lasciando piccole asole asfittiche per le nuove alberature”, conclude la rappresentante di Radici in Comune.