Pescara. Scatta il pignoramento nei confronti del Comune di Pescara per tasse non pagate relativamente all’Ente Manifestazioni Pescaresi.
L’Ente che organizza manifestazioni culturali e artistiche, del quale il Comune è socio, risulterebbe inadempiente per 38mila euro per voci afferenti, paradossalmente, ad alcune tasse comunali quali la Tari.
Un episodio che ha sollevato nuovamente le polemiche sulla gestione dell’EMP, sia per una recente interrogazione del Pd sull’esistenza di un buco in bilancio da 20mila euro per quote non versate dal socio privato, l’associazione Amici dell’Ente, sia sulla richiesta non ascoltata di tre associazioni per entrare a far parte dell’ente, tra le quali l’associazione Flaiano di Carla Tiboni, presidente degli omonimi premi internazionali in contestazione per la concessione di finanziamenti e del teatro d’Annunzio (ora chiuso per motivi di sicurezza).
“Subire un pignoramento significa che le casse sono vuote. Invece – tuona Tiboni – ci è stato detto, sempre in consiglio comunale, che c’era un monitoraggio continuo da parte del Comune sull’Emp e che gli uffici non hanno mai rappresentato criticità gestionali. Vallo a sapere che dopo un mese esce fuori una criticità talmente tanto pesante da impedire all’Emp di ricevere pagamenti dal Comune. Quindi cosa accadrà per i finanziamenti per la stagione estiva? Ed ancora: i revisori dei conti sapevano di questo debito? Perché non è stato inserito nella relazione letta in consiglio comunale? Perché si è impedito ai nuovi soci – con la scusa di un riordino del sistema museale che è a mala pena nella fase delle riunioni – di entrare nell’EMP, definendo tale richiesta inopportuna?”.
A Tiboni replica l’assessore comunale alla Cultura, Maria Rita Carota: “Il Comune verificherà con attenzione la situazione dell’Ente Manifestazioni Pescaresi, per quantificare con esattezza le somme dovute complessivamente dall’Emp in relazione al pagamento della Tari non ancora saldate”, assicura, “I primi accertamenti sono già partiti, a Palazzo di città, ed è emerso che si tratta di pendenze che risalgono a dieci anni fa, in quanto la prima annualità non saldata è quella relativa al 2014, all’epoca del precedente Consiglio di amministrazione dell’Emp. E poi, ancora, risultano non versate le somme dovute per le annualità 2017 e 2018. Una questione, nata con le precedenti gestioni dell’Ente, che non è sfuggita ad Adriatica Risorse (la partecipata del comune per la riscossione dei tributi, Ndr.) : questa realtà è chiamata alla riscossione del dovuto e anche in questo caso ha dimostrato di svolgere puntualmente la propria attività”.