Pescara. Nella mattinata di ieri la Digos della Questura di Pescara ha dato esecuzione ad un decreto di perquisizione emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di due soggetti, residenti nel capoluogo adriatico, sottoposti ad indagine in quanto ritenuti appartenenti, unitamente ad altri partecipi, allo stato ignoti, ad un sodalizio criminale, conosciuto sotto il nome di Guerrieri ViVi.
Di spiccata ideologia no-vax, il gruppo è sorto a seguito dell’introduzione dell’obbligo vaccinale adottato durante il periodo pandemico e si è reso protagonista, sull’intero territorio nazionale, anche quando l’emergenza sanitaria ha avuto termine, di plurimi danneggiamenti e imbrattamenti di scuole, sedi di partito, sindacati, redazioni di giornali, sedi comunali, ipermercati, uffici postali, ospedali, siglando le proprie azioni con il simbolo della doppia V inscritta in un cerchio e rivendicandole attraverso i canali social.
Cellule di questo sodalizio hanno dato concretezza ed attuazione al programma dei Guerrieri Vivi anche nella città di Pescara: vari, infatti, i reati commessi dal gruppo città, il 3 novembre 2022 l’imbrattamento in via Benedetto Croce della sede della CGIL, il 14 gennaio scorso all’ospedale civile e il 15 gennaio scorso, in maniera ancora più plateale, il Palazzo della Prefettura e della Provincia, la cui gradinata, il portone, nonché la facciata centrale sono state imbrattate con grandi scritte e simboli, tracciati con vernice rossa, “firmate” ViVi.
Le indagini immediatamente avviate dalla Polizia, sotto la direzione della Procura della Repubblica, grazie anche all’attenta analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza dell’ospedale e del Palazzo del Governo, hanno consento di focalizzare l’attenzione investigativa su un uomo di 47 anni e una donna di 36, destinatari delle perquisizioni.
Alla luce degli elementi investigativi così raccolti, supportati dall’esame dei profili social, si ritiene che l’uomo, il 14 gennaio, abbia posto a segno l’azione all’interno dell’ospedale civile e successivamente, il 15 gennaio, coadiuvato dalla donna, che lo avrebbe accompagnato sul posto a bordo della propria autovettura, abbia imbrattato il Palazzo del Governo, utilizzando verosimilmente una lancia per verniciare a spruzzo: sui canali online riconducibili al sodalizio dei Guerrieri ViVi, infatti, sono reperibili le istruzioni sul come realizzarla utilizzando un estintore
Lunedì mattina i poliziotti della Digos della Questura di Pescara, delegati dall’Autorità Giudiziaria, hanno proceduto alla perquisizione delle abitazioni dei due indagati, procedendo al sequestro di materiale ritenuto di interesse in relazione ai fatti per cui si procede, tra cui anche oggettistica riconducibile al gruppo no vax e stencil per la realizzazione della scritta ViVi.
In particolare, nell’abitazione dell’uomo, è stata rinvenuta la lancia per pittura a spruzzo, di fabbricazione artigianale, che si ritiene esser stata utilizzata per l’imbrattamento della Prefettura.
I reati contestati sono quelli di associazione per delinquere, danneggiamento ed imbrattamento.