Martinsicuro non è una città a prova di bicicletta: la presa di posizione
Assegnata la Bandiera Gialla: ma ci sono perplessità
Martinsicuro. La conquista da parte del Comune di Martinsicuro, anche per l’anno 2024, della Bandiera gialla Fiab per i comuni ciclabili, favorisce una riflessione da parte di Simona Lattanzi e Marta Viola, consigliere comunali di minoranza.
“Per onestà intellettuale bisogna riconoscere che la possibilità di percorrere in sicurezza le vie della città è relegato al lungomare e pochissime altre zone”, scrivono in una nota. “Inoltre, proprio sul lungomare realizzato nel 2021 ci sono spigoli vivi molto pericolosi per il passaggio ciclabile.
A questo dobbiamo aggiungere il fatto che il ponte ciclopedonale sul fiume Tronto non è stato ancora realizzato, nonostante il consiglio comunale avesse firmato il progetto esecutivo a settembre 2022 abbiamo poi visto il riposizionamento dei fondi durante il primo mandato regionale di Marsilio. Continuiamo a vedere numerosi annunci a cadenza elettorale ormai da anni, finora serviti solamente a far passare il tempo e raddoppiare i costi dell’opera.
Nel resto della città i ciclisti si muovono rischiando la vita ad ogni incrocio, neanche le strade principali sono percorribili senza incorrere nel pericolo.
Allo stato attuale, al di fuori del lungomare vediamo strade dissestate e velocità dei mezzi a motore senza controllo.
Al di là dei riconoscimenti scritti sulla carta, quindi, Martinsicuro non è una città a prova di bicicletta.
Il limite cittadino di 30km/h, uno dei due elementi determinanti per ottenere la bandiera gialla, non viene rispettato né controllato.
Il riconoscimento Fiab dovrebbe essere garanzia di sicurezza per i cittadini, l’impulso per una mobilità dolce e una città con meno smog. Non basta esporre una bandiera o mettere un cartello, la situazione odierna non offre alcun impatto positivo per chi vuole usare la bicicletta per svago o necessità”.