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Molestia nel carcere di Castrogno: “Infermiera palpeggiata da un detenuto”

La denuncia del sindacato autonomo polizia penitenziaria di Teramo

Teramo. “A pochi giorni dall’allarme lanciato dal Si.N.A.P.Pe, ieri 27.04.24 nel carcere di Teramo, si è registrata una “violenza” sessuale ai danni del personale sanitario di sesso femminile”.

 

Così il Si.N.A.P.Pe di Teramo che racconta la molestia subita da un’infermiera.

“Un nordafricano già autore di disordini e aggressioni ai poliziotti, stesso connazionale di un detenuto che nei giorni scorsi si è reso responsabile di fatti a sfondo sessuale verso una dottoressa, con la “scusa” di necessitare di cure sanitarie, si è fatto portare in infermeria. Una volta giunto al cospetto del sanitario, tralasciando le sofferenze (?) che lo avevano spinto a chiedere assistenza, il detenuto ha palpeggiato in modo repentino il seno dell’infermiera presente”.

“Un problema che stiamo attenzionando da tempo grazie alle segnalazioni dei nostri iscritti, vigili e solidali con il sistema penitenziario e che non abbiamo esitato a denunciare, con la speranza di una presa di posizione forte da parte dei vertici dell’Amministrazione e purtroppo in questo caso, non si è riusciti a scongiurare il tragico evento”, commenta il sindacato.

“Attendiamo una direttiva che informi i detenuti della più ampia attenzione prestata alla loro condotta durante le visite mediche, una formazione al rispetto delle donne e delle professioni, e che preveda la tenuta in servizio di tutto quanto il personale necessario. Riteniamo che l’ossessivo congedo preteso e imposto dall’Amministrazione al personale già scarso, abbia facilitato la convinzione nei detenuti di una bassa vigilanza e quindi la possibilità di abbandonarsi a gesti inaccettabili che lo Stato, soprattutto nei luoghi di lavoro, ha l’obbligo di prevenire e condannare. Esprimiamo la più forte vicinanza e sostegno all’infermiera vittima del vile gesto, auspicando che simili fatti non troveranno alcun tipo di minimizzazione e che l’Amministrazione si attivi per l’allontanamento del detenuto coinvolto!”.

Alla denuncia del Si.N.A.P.Pe si aggiunge quella della Ugl Salute, il cui Segretario di Teramo Stefano Matteucci, aggiunge: “L’ennesimo grave episodio continua il sindacalista che fa riflettere come anche nella carceri italiane nessun operatore sanitario può sentirsi pienamente al sicuro nella sua attività”.

Chiediamo alle istituzioni urgenti interventi per garantire maggior tutele per tali professionisti che anche a causa del carente numero di agenti di polizia penitenziaria nel carcere di Teramo sono costantemente a rischio conclude il sindacalista”.

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