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Teramo

Lungofiume Montorio, “Non rischiamo di perdere nulla, dal Pd solo ecoballe”

Le parole del sindaco Fabio Altitonante

“Apprendo con stupore dai giornali che lettere personali del sindaco sono pubblicate sulle pagine social del Pd. In realtà era già palese che nel nostro Ente ci fossero problemi di accessi abusivi ai sistemi informatici, che abbiamo segnalato e per cui aspettiamo sanzioni”.

Commenta così il sindaco Fabio Altitonante.

“Non ci stupiamo – incalza Altitonante – dei signori Guizzetti e Magno, che non sono abituati alla correttezza istituzionale, alla trasparenza e alla democrazia. Ricordiamo quando hanno cercato di affossare la realizzazione del nuovo polo scolastico con lettere ad altre Istituzioni, mettendo in dubbio il modo di operare del Comune, non bastando loro la via democratica e trasparente del voto contrario da minoranza, che ha perso le elezioni. Ci spiace per loro, ma tra pochi mesi sarà posta la prima pietra di questo grande progetto per Montorio e per le famiglie. Sempre alle spalle di questa amministrazione, hanno fatto esposti e denunce contro la riqualificazione del viale, addirittura hanno protestato contro i colori della bandiera italiana che illuminano il Colle. Hanno cercato di affossare la nomina sindacale del Responsabile dei lavori pubblici, anche qui attraverso lettere alle spalle dell’Amministrazione. Il motivo? Il Responsabile dell’Area Tecnica doveva essere un referente del Pd, addirittura consigliere comunale Pd di un Comune limitrofo”.

E ancora: “Hanno scritto persino documenti e lettere contro la richiesta del Comune di Montorio per modificare la legge regionale e creare i servizi sociali presso il Comune, non più a 12 km di distanza. Il motivo? Forse perché volevano che fossero gestiti sempre da referenti del Pd. Ricordiamo, tra l’altro, che la Comunità Montana di Tossicia, che loro volevano continuasse a gestire i servizi sociali dei montoriesi, è soppressa da una legge regionale. Questi signori hanno lasciato bollette energetiche non pagate e affidamenti strampalati, cimiteri abbandonati senza regole, impianti sportivi e locali comunali gestiti in maniera anarchica, affissioni pubblicitarie con una concessione scaduta da 15 anni, ricostruzione post sisma a zero. E così via. Era un Comune dedicato ai più forti”.

Sul lungofiume, precisa il sindaco “non rischiamo di perdere nulla.  Per la prima volta in 27 anni, ossia da quando è stato individuato come sito di interesse comunitario (SIC), è stata fatta una valutazione di incidenza ambientale (VIncA), obbligatoria per i progetti su questo tipo di area, con le autorizzazioni connesse.  Sembrerebbe quindi che o le Giunte di cui faceva parte il sig. Guizzetti non abbiano mai fatto interventi o li abbiano fatti abusivamente. Dal momento che sui lavori preliminari e urgenti di messa in sicurezza del lungofiume il circuito politico legato a questi signori ha sporto diverse denunce oggi non mi pronuncio per rispetto dei Carabinieri Forestali che stanno svolgendo le necessarie verifiche. Evidenzio, tuttavia, che la lettera del sindaco a cui si fa riferimento è un approfondimento documentale richiesto da Regione Abruzzo per l’esclusione dell’atto amministrativo VIA. È chiaro che l’unico obiettivo di questi signori è non fare e non far fare alla nostra amministrazione. Del resto anche queste comunicazioni sono finalizzate a mettere pressione ad altre Istituzioni.  Mi domando dove fosse questo sistema pseudo-ambientalista quando il sig. Guizzetti da vicesindaco e assessore prevedeva ampie aree di edificabilità vicino al fiume. È chiaro che la nostra amministrazione possa dare fastidio perché è un’amministrazione che lavora negli interessi dei cittadini montoriesi. Questi metodi non ci fanno paura, il tempo di una Montorio di pochi è finito e il bancomat è chiuso”.

LA MINORANZA: “SUL LUNGOFIUME ALTITONANTE NON RISPONDE ALLE DOMANDE E SE LA PRENDE CON GLI UFFICI COMUNALI”

 

“Scomposta, quasi farneticante, la reazione del sindaco Altitonante all’ultimo comunicato che il gruppo di minoranza “Montorio guarda avanti” ha pubblicato per richiamare l’attenzione sull’andamento dei progetti di riqualificazione del lungofiume. Il primo cittadino si lamenta di una sua lettera personale pubblicata sul sito del PD e quindi afferma testualmente “In realtà era già palese che nel nostro Ente ci fossero problemi di accessi abusivi ai sistemi informatici, che abbiamo segnalato e per cui ci aspettiamo sanzioni”, prosegue quindi con l’accusare i consiglieri Magno e Guizzetti di non essere abituati alla correttezza istituzionale, alla trasparenza e alla democrazia”.

“Ebbene”, aggiungono i consiglieri di minoranza, “il testo che il sindaco definisce lettera personale impropriamente finita tra le grinfie del PD è in realtà un documento al quale chiunque può accedere, pubblicato sul sito della Regione al seguente link https://www.regione.abruzzo.it/content/intervento-di-messa-sicurezza-e-mitigazione-del-rischio-idraulico-e-idrogeologico-argini-0 Rispetto a informazioni che l’opposizione legittimamente conosce e tratta, Altitonante va a evocare “problemi di accessi abusivi ai sistemi informatici”, dimenticando che talora le sue comunicazioni hanno evidenza pubblica”.

“Senza nessun riscontro, poi, l’elenco di presunte azioni di disturbo perpetrate dai consiglieri di minoranza “alle spalle” dell’attuale amministrazione per impedirle di realizzare quell’altra Montorio promessa in campagna elettorale. Allusioni generiche e vagamente complottiste volte solo a far sospettare che un occulto sistema di potere voglia impedire all’attuale sindaco di lavorare in pace per il bene dei montoriesi. Le posizioni e le azioni dei consiglieri Magno e Guizzetti, anche se evidentemente disturbano molto il sindaco, si sono sempre ed esclusivamente espresse attraverso le modalità previste dal confronto democratico tra maggioranza e minoranza”.

E ancora: “La democrazia prevede che chi perde le elezioni si impegni nel suo ruolo di opposizione e non che sparisca per cinque anni lasciando operare indisturbato il sindaco. La democrazia consente anche, per fortuna, di esprimere una critica alla scelta bizzarra di illuminare il colle di Montorio con i colori della bandiera italiana”.

“Invece di spostare l’attenzione e agitare fantasmi, il sindaco risponda puntualmente alle questioni che puntualmente abbiamo sollevato. Le nostre domande restano aperte: è vero che per il taglio indiscriminato di alberi sul lungofiume, che è Riserva naturale, il nostro Comune ha ricevuto avvisi di garanzia e multe ingenti? È vero che il comune ha utilizzato una perizia relativa alla riqualificazione del lungofiume impropriamente per giustificare il taglio e la “ripulitura” dell’habitat naturale di una zona di interesse comunitario?”, concludono Magno e Guizzetti.

 

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