Ieri presso l’Oratorio “All’ombra del campanile” di Nepezzano a Teramo, è stata inaugurata la “panchina rossa” in ricordo delle vittime dei femminicidi, panchina ideata e realizzata da Mimmo Faenza (abitante di Nepezzano, ndr) in collaborazione con l’Associazione “Comitato di frazione Nepezzano”.
Sulla panchina è stata riportata la frase “Si può amare da morire ma morire d’amore no”, tratta dal noto brano musicale “Le ragazze” interpretato dai Neri per caso.
L’evento è stato organizzato da don Carlo Farinelli, parroco della Parrocchia “San Lorenzo Martire” di Nepezzano-Piano d’Accio, e dalla suddetta Associazione presieduta da Mauro Di Gaetano.
L’inaugurazione è stata preceduta dall’introduzione di don Carlo Farinelli e dall’incontro formativo parrocchiale sul tema “Scuola: matrice di valori” a cura di Maria Letizia Fatigati, dirigente scolastica del Polo Tecnologico Economico “Alessandrini-Marino-Pascal- Comi-Forti” di Teramo.
Nel corso della manifestazione sono intervenuti il prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, il sindaco Gianguido D’Alberto e il questore Carmine Soriente, i quali hanno sottolineato l’importanza di organizzare eventi di questo tipo contro la violenza sulle donne per sensibilizzare l’opinione pubblica e per accrescerne la consapevolezza rispetto al fenomeno della violenza di genere. Il questore Soriente si è soffermato sull’importanza di Youpol, una
semplice app gratuita per smartphone con la quale è possibile segnalare alla polizia (e in forma anonima, ndr) determinati reati.
Dopo gli interventi delle suddette autorità, è stato proiettato il cortometraggio “Parole e sguardi che uccidono”, realizzato dagli studenti della classe 4B del Liceo delle Scienze 2 Umane “Giannina Milli” di Teramo con cui recentemente si sono aggiudicati il primo premio del Concorso “Filomena Delli Castelli”.