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Chieti

La Cgil richiede un incontro urgente al direttore generale della Asl Chieti

“Nuovi tagli all’orizzonte: nella provincia di Chieti c’è forte preoccupazione su come la ASL deciderà di predisporre il piano di razionalizzazione della spesa. Non si può continuare a fare cassa a scapito della salute dei cittadini”

Chieti. La Cgil Provinciale di Chieti e la FP Cgil provinciale di Chieti richiedono con la massima urgenza un incontro con il direttore Generale della Asl 02 Lanciano Vasto Chieti Dott. Thomas Schael.

L’esigenza prioritaria è quella di conoscere nel dettaglio il contenuto del piano di razionalizzazione delle risorse disponibili (che dovrà essere realizzato entro 30 giorni) con la conseguente sostenibilità dei servizi sanitari offerti, in riferimento a quanto prevede la recente legge regionale n°9, del 23 maggio 2024, in merito alla copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultate al quarto trimestre 2023.

Quali sono gli interventi che si intendono realizzare?

I piani di razionalizzazione non possono e non devono prevedere tagli di personale, blocco di processi di stabilizzazione o riduzione di lavoratori delle aziende in appalto di servizi e complementari, in quanto andrebbero ulteriormente ad aggravare una condizione lavorativa di per sé già molto complessa e complicata a partire dagli elevati carichi di lavoro, che rischiano di impattare su una corretta e puntuale assistenza.

Opportuno ricordare che ulteriori tagli ai servizi sanitari con ricadute dirette sui cittadini, già fortemente penalizzati, non sarebbe sostenibile per tutta la comunità a partire da chi risiede nelle aree interne, che hanno il diritto di curarsi senza ulteriori aggravi a loro carico, ivi compreso il mancato abbattimento delle liste di attesa.

“L’obbligo di presentare un piano di razionalizzazione della ASL 2 da sottoporre alla Regione ci preoccupa molto – dice il Segretario Generale della Cgil Chieti Franco Spina – se la logica sarà quella di tagliare servizi sia interni che in appalto o ridurre le prestazioni e il personale per far quadrare i conti, non ci stiamo. Si è già fatta fino ad oggi cassa sulla sanità. Il diritto alla salute o esiste e va reso fruibile, o non esiste. Ci auguriamo che la discussione sia di prospettiva. Sulla sanità bisogna investire e non tagliare, pensiamo meno agli armamenti e più alla salute”.

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