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La contestazione si allarga: città e ultras del Pescara in piazza contro Sebastiani

Pescara. Non solo gli ultras ma anche tanti “tifosi comuni” si sono radunati ieri sera, sotto la curva Nord dello stadio Adriatico, per contestare ancora una volta Sebastiani e la società.

Non si placa, a Pescara, la protesta dei tifosi, dopo la fallimentare stagione del Delfino: cori, fumogeni e striscioni hanno animato, ieri sera, l’assemblea pubblica convocata di gruppi ultras del Pescara, coesi per la prima volta nel richiamare la città alla contestazione “aperta” a tutti, ben oltre le gradinate della curva e le sedi delle tifoserie organizzate. Indetta con un comunicato congiunto emanato nei giorni scorsi da Pescara Rangers, Vecchia Guardia, Grapes e A Sud del fiume.

Una manifestazione, partecipata da alcune centinaia di persone, che fa seguito ai mesi di contestazione “urlata” dalla curva e sfociata, in più occasioni, in striscioni minacciosi, manichini “impiccati” e persino bare con i nomi del presidente Sebastiani e del direttore sportivo Delli Carri.

Il patron biancazzurro continua a narrare la cessione del club: obiettivo che la piazza, ormai da anni, invoca a gran voce.

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