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Biciclettata Adriatica: la pioggia non ferma i partecipanti

L'arrivo della manifestazione a Roseto degli Abruzzi

Nel giorno della Festa della Repubblica si è tenuta la tredicesima edizione della Biciclettata Adriatica, con due tronconi partiti da San Benedetto del Tronto e Pescara. L’iniziativa, che mira a promuovere la mobilità sostenibile e il completamento delle piste ciclabili, ha visto centinaia di ciclisti e pattinatori impegnati in un percorso simbolico nonostante le avverse condizioni meteorologiche.

 

L’arrivo quest’anno è stato a Roseto degli Abruzzi, dove i ciclisti sono stati accolti dai volontari delle numerose associazioni che hanno aderito all’iniziativa. Durante la giornata, sotto una pioggia incessante, un gruppo di ragazzi speciali su carrozzine elettriche ha percorso una mini tappa solidale da Roseto a Pineto, per poi fare ritorno a Roseto insieme agli stoici pedalatori e pattinatori.

Nonostante le difficoltà climatiche, la tredicesima edizione è stata un grande successo di partecipazione, con centinaia di ciclisti che hanno percorso le tappe previste da San Benedetto del Tronto e Pescara verso Roseto degli Abruzzi. Numerose le associazioni che hanno supportato l’iniziativa, tra cui il WWF, la FIAB e molte organizzazioni locali.

L’arrivo a Roseto è stato organizzato dalle Guide del Borsacchio, in collaborazione con il Comune di Roseto degli Abruzzi, il Sindaco e l’Assessore al turismo. la CONFAD e altre associazioni hanno fornito biciclette speciali per unire all’evento una pedalata solidale.

Anche quest’anno è stato lanciato un forte messaggio di speranza per un futuro sostenibile. Grazie all’aggiunta della tappa solidale, l’evento ha sottolineato l’importanza di un futuro sostenibile e inclusivo per tutti, comprese le ragazze e i ragazzi speciali che si muovono su ruote.

Dal Palco il Sindaco ha ringraziato tutte e tutti i partecipanti. È stata una edizione bagnata. Molti hanno percorso solo un tratto per poi ripararsi. Ma oltre 16 associazioni e trecento persone fra pioggia e vento hanno percorso almeno una tappa.

La bicipattinata, come ogni anno, ha preso atto dei tanti progressi fatti per il completamento del tratto marchigiano-abruzzese della Ciclovia Adriatica, riscontranto, però, non poche criticità.
“Il percorso – sottolinea la FIAB – non è ancora adatto a tutti, con ampi tratti inaccessibili a pattinatori e ad alcune tipologie di biciclette, causa il fondo sterrato. Parliamo, ad esempio, della ciclabile nella riserva del Borsacchio, del tratto antistante la Torre di Cerrano e del percorso che congiunge il ponte sul Vomano alla ciclabile di Scerne. Inoltre mancano servizi per i ciclisti e le poche piazzole attrezzate, come quelle realizzate in prossimità del ponte ciclopedonale sul Vomano, sono imbarazzanti per come sono state pensate e realizzate”.
Anche la manutenzione di alcuni tratti e le scelte progettuali ha creato non pochi problemi a ciclisti e pattinatori come “il fondo colorato in alcune zone, in caso di pioggia, è viscido è favorisce le cadute, e ci sono punti dove le radici degli alberi hanno creato dossi e avvallamenti”.
Non mancano le eccellenze, come le ampie corsie ciclabili di Tortoreto, Alba Adriatica e parte di Giulianova e Pineto, ben distinte dai percorsi pedonali, mentre in altre zone la promiscuità con i pedoni, che aumenta in estate, rende quasi impossibile l’utilizzo in alcuni periodi.
“Resta, però – dichiara il presidente FIAB Teramo Gianni Di Francesco – ancora molto da fare, in quanto la ciclovia Adriatica, nel tratto Abruzzese, presenta ancora diverse interruzioni e criticità, e non risulta percorribile da tutti gli utenti in bici o su i pattini, in quanto spesso ha un fondo inadatto o dimensioni inadeguate. Manca, inoltre, a livello regionale, una chiara strategia sulla mobilità ciclistica.”.
“In generale si nota – conclude FIAB – una mancanza di coordinamento nella realizzazione dell’opera, assenza di segnaletica e di servizi dedicati ai ciclisti, poca attenzione per la piena accessibilità dei percorsi, ed è necessario che l’intero percorso venga rivisto nell’ottica di una uniformità, verso l’alto, dei parametri previsti per le “Ciclovie di rilevanza nazionale, quale è la Ciclovia Adriatica”.
Molte luci, quindi, e qualche ombra, su una infrastruttura che vorrebbe essere un fiore all’occhiello per la Regione Abruzzo, ma che ha ancora bisogno di migliore e di un cambio di mentalità che porti a considerare i percorsi ciclabili strategici per le nostre città .

 

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