Mosciano. Dimissioni immediate per Ercole Core, candidato alla carica di sindaco a Mosciano Sant’Angelo e che era deputato a sedersi sui banchi della minoranza.
Vicenda questa che ha subito generato le ire di due delle liste sconfitte.
Sono bastate meno di 24 ore per (non) risolvere i problemi di Mosciano.
Il candidato sindaco Ercole Core, che vantava di voler risolvere i problemi di Mosciano in 100 giorni, è durato meno di 24 ore.
Ha rinunciato all’elezione dimostrando di fatto che la sua era soltanto una candidatura di facciata, di servizio: al servizio di chi voleva conservare uno scranno in consiglio provinciale, e in tal caso è riuscito nel suo intento; al servizio di chi, per assicurarsi la rielezione, ha fatto di tutto per fare in modo che il dottore scompaginasse l’assetto politico contrario all’amministrazione uscente con la sua lista, ed anche in questo caso è riuscito nel suo intento.
Con questo non si vuole in alcun modo toccare la fiducia che le elettrici e gli elettori hanno riposto in Core, semmai si vuole mostrare vicinanza ai 1.200 concittadini che hanno inconsapevolmente riposto fiducia in una persona che probabilmente, con questi comportamenti, fiducia non meritava affatto.
Siamo inoltre vicini ai candidati ed alle candidate che hanno sostenuto il dottor Ercole Core e che si sono messi e messe a disposizione per il progetto Mosciano Civica, ignari del fatto che quello probabilmente era soltanto il volano per permettere a qualcuno di conservare lo scranno ed ad altri di essere sicuri della vittoria, disperdendo in questo modo i voti.
Consiglieri fantasma e come eleggerli: il nuovo libro del dottor Core è in vendita nelle peggiori librerie di Mosciano.
La lista Puntiamosciano, sottolinea che “prima della proclamazione ha protocollato la rinuncia alla carica di consigliere”, e dunque favorendo l’ingresso dell’assise civica di Maria Cristina Cianella, prima dei non eletti nella lista.
“La procedura adottata da grandi strateghi politici è stata studiata e premeditata non per offrire il vero cambiamento di Mosciano, ma per blindare la poltrona dell’Avvocato Cianella in Provincia.
Chi proponeva 100 giorni per fare, ha impiegato 100 minuti per scappare da Mosciano e per sottrarsi agli impegni con gli elettori, facendo perdere quindi a Mosciano un’opportunità di rinascita e soprattutto di trasparenza politica”.