La Santegidiese chiude i battenti. Il gruppo dirigenziale, che era ripartito dalla Terza Categoria per arrivare in Eccellenza, dopo 13 anni, passa la mano.
“Abbiamo fatto tanto“, si legge in una nota, ” ma non ci sono più le condizioni per andare avanti”.
E ora bisogna disegnare in futuro dopo una stagione amara, coincisa con la retrocessione in Promozione.
“Dopo anni di importanti traguardi sportivi, anni in cui abbiamo risanato le casse societarie, che tutt’ora sono sane, dopo aver riportato il calcio a Sant’Egidio e riabilitato la scuola calcio portandola a diventare, con prestigio regionale, club giovanile di 3° livello, salutiamo tutti i cittadini e gli sponsor per il periodo trascorso.
Gli anni messi a disposizione della cittadinanza e della società ci hanno riempito di orgoglio e ci hanno dato la spinta nei momenti di difficoltà che comunque abbiamo avuto.
Ringraziamo la dirigenza tutta, anche quella della scuola calcio che ha contribuito ad un nuovo inizio con i bambini, ringraziamo i presidenti susseguiti, allenatori, giocatori ed addetti.
Tanto altro volevamo fare e tanto altro c’è da fare, ma non ci sono più le condizioni per andare avanti.
Il nostro intento era portare a termine l’ambizioso progetto di vedere una prima squadra con i ragazzi del nostro settore giovanile ma la strada purtroppo non è percorribile a causa delle varie problematiche sociali”.
Cosa accade. “Ci dispiace lasciare, ma lo facciamo dopo aver con amarezza constatato che nel cercare di portare avanti un progetto insieme, nel nostro paese non è possibile”, prosegue la ota della socuetà guidata da Carlo Fabrizi.
“La società rimane a disposizione per chi volesse rilevare la Santegidiese1948 ed è aperta a consentire la consultazione dei libri contabili al primo interessato”.