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Teramo

Francobollo Italo Foschi: il ministero “nasconde” ma Liris partecipa

Il 6 giugno scorso il Ministero delle imprese e del made in Italy (Mimit) ha presentato il francobollo che celebra i 140 anni dalla nascita di Italo Foschi, fondatore dell’a.s. Roma. Questa emissione filatelica ha provocato un’enorme indignazione in quanto Foschi – nativo di Corropoli – ha un curriculum da fascista verace: collaboratore del gerarca Roberto Farinacci (che lo volle come federale di Roma); capo della squadraccia che devastò la casa dell’ex premier Francesco Saverio Nitti e le redazioni di vari giornali; ricordato come uno dei responsabili della persecuzione degli ebrei in Veneto e soprattutto ammiratore dell’assassino di Giacomo Matteotti, Amerigo Dumini, da lui definito “un eroe, degno di tutta la nostra ammirazione”. Come se non bastasse, egli fu persino cacciato dal Partito nazionale fascista (ma poi reintegrato) per “eccesso di squadrismo”.

Al Mimit devono essersi accorti della figuraccia e così la presentazione è stata quasi clandestina: il
ministro Adolfo Urso non si è fatto vedere e nessuna immagine né comunicato sono usciti dal suo
solerte ufficio stampa, che pure ha pubblicizzato con enfasi le emissioni filateliche per ricordare
l’assassinio di Giacomo Matteotti (10 giugno), per celebrare la presidenza italiana del G7 (11
giugno) e per onorare la memoria dell’ex batterista dei Pooh Stefano D’Orazio (12 giugno).

“Per apprendere della presentazione dedicata a Foschi bisogna ricorrere ad un sito di tifosi romanisti,
forzaroma.info, che pubblica la notizia e una foto della cerimonia nella quale si riconosce il
senatore abruzzese Guido Liris. Evidentemente al parlamentare aquilano di Fratelli d’Italia sembra
non solo normale ma anzi degno di nota celebrare un picchiatore fascista, tra l’altro a poche ore dal
centenario dell’uccisione di Giacomo Matteotti, per la quale Foschi si complimentò con l’assassino
Dumini”, sottolinea il consigliere regionale Antonio Di Marco.

E’ notizia di ieri che 12 associazioni di consumatori hanno chiesto a Poste Italiane il ritiro del
francobollo, ma anche senza questo particolare il senatore Liris si sarebbe dovuto astenere dal
commemorare un personaggio così discusso. Essere di destra è legittimo, onorare le nefandezze dei
fascisti è antistorico e raggelante.

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