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Teramo

Il Premio Campiello torna in Abruzzo: a Teramo incontro con gli autori finalisti

Appuntamento giovedì 27 giugno

Il Premio Campiello torna in Abruzzo grazie alla Fondazione Bruno Ballone.

Giovedì 27 giugno, alle 21, in piazza Sant’Anna, a Teramo, è previsto l’incontro con i cinque autori finalisti della sessantaduesima edizione del Premio: Antonio Franchini “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Federica Manzon “Alma” (Feltrinelli), Michele Mari “Locus desperatus” (Einaudi) , Vanni Santoni “Dilaga Ovunque” (Laterza) ed Emanuele Trevi “La Casa del Mago” (Ponte alle Grazie).

La manifestazione, moderata dalla giornalista e scrittrice Monica Pelliccione, è promossa dalla Fondazione Ballone in collaborazione con la Fondazione Il Campiello – Confindustria Veneto e il Premio Campiello, con il patrocinio della Città di Teramo.

“E’ per noi motivo di grande orgoglio”, dichiara Agostino Ballone, presidente della Fondazione Bruno Ballone, “promuovere un evento culturale di grande respiro. Dopo un anno di pausa, il premio Campiello torna in Abruzzo con la presenza delle cinquina finalista: un evento unico che, auspico, si ripeta in futuro sulla scorta della vocazione propria della nostra Fondazione: la valorizzazione del territorio e della cultura”. Il vincitore della sessantaduesima edizione del Premio Campiello sarà proclamato sabato 21 settembre al teatro la Fenice di Venezia, selezionato dalla votazione della giuria dei trecento lettori anonimi.

“Negli anni il Campiello ha saputo rinnovarsi sempre, abbracciando innovazione e sostenibilità, come testimonia il primo report sull’impatto positivo del Premio sul nostro Paese”, ha sottolineato Enrico Carraro, Presidente della Fondazione Il Campiello ‐ Confindustria Veneto, “il Premio, più che un semplice concorso, è un vero e proprio progetto continuativo che si sviluppa durante tutto l’anno attraverso iniziative e appuntamenti, grazie anche alle numerose collaborazioni”.

Dalla storia di Angela, donna che incarna in maniera emblematica gli orrori dell’Italia, al racconto del ritorno a Trieste, che per Alma riapre il mondo dei ricordi, passando per il viaggio disperato alla ricerca del senso ultimo che diamo a ciò che possediamo, per arrivare ad un romanzo che indaga l’origine e le manifestazioni di un fenomeno singolare come la street art e a Mario Trevi, padre dell’autore, celebre e riservato psicoanalista, mago guaritore di anime: narrazioni e tematiche differenti si animano su un palco, quello del Campiello, tra i più prestigiosi del panorama nazionale. Il Premio Campiello, istituito nel 1962, per volontà degli Industriali del Veneto, nel tempo ha provato la validità delle sue scelte culturali, segnalando all’attenzione del grande pubblico autori e romanzi di successo, che hanno segnato la storia della letteratura italiana.

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