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Abruzzo

Tutela e gestione di specie e habitat: la Regione Abruzzo fugge dalle responsabilità

La Regione Abruzzo vuole continuare a sfuggire alle proprie responsabilità nella gestione di habitat e specie come Orso bruno, Aquila reale e decine di altre protette a livello comunitario.

 

Raccogliamo e rilanciamo per l’ennesima volta l’allarme di Unitel, l’Unione dei tecnici dei comuni, a cui la Regione vuole continuare a passare la patata bollente delle procedure di Valutazione di Incidenza nonostante gli enti locali siano del tutto sprovvisti del personale specializzato richiesto dalle norme internazionali e nazionali sulla biodiversità” così Augusto De Sanctis del Forum H2O commenta la proposta di reintrodurre in una legge regionale in discussione domani la delega ai comuni per le delicatissime procedure di Valutazione di Incidenza Ambientale. Una delega che già dal 2020 avrebbe dovuto essere riassunta dalla Regione, che però l’aveva subordinata alla disponibilità di personale specializzato ammettendo così di esserne sguarnita (e sarebbe la regione dei Parchi!).

Invece di colmare questa lacuna che si fa?

Geometri, ingegneri e architetti comunali dovranno continuare a trattare temi di naturalisti e biologi, ornitologi e botanici, esponendosi a figuracce di ogni tipo come accaduto negli ultimi anni. Che ne sanno di pipistrelli protetti, anfibi rari e habitat prioritari? È come affidare a un biologo il controllo dei calcoli sul cemento armato!

“In questi anni ne abbiamo viste di cotte e di crude, con strafalcioni epocali, ma la regione Abruzzo continua ad essere refrattaria ad ogni richiamo, pure del Ministero dell’Ambiente. Auspichiamo che questa proposta in discussione domani in consiglio regionale sia stralciata per ristabilire se non procedure regolari e adeguate almeno un minimo di senso del ridicolo” conclude De Sanctis.

 

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