L’atto di vendita è nullo e il famoso villino liberty, di viale Orsini a Giulianova (valore di mercato 2 milioni) torna nella disponibilità di Maria Cristina Piccioni, figlia della proprietaria dell’immobile, Lavinia Meloni Tritapepe.
La Corte d’Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado e ha dichiato nullo l’atto di vendita della villa ceduta, nel 2007, a 200mila euro.
L’atto di vendita era statoio impugnato dalla Piccioni attraverso il legale Marcello Cartone.
La vicenda. Il villino di viale Orsini era stato ceduto da Lavinia Meloni Tritapepe, come detto, nel 2007, per 400mila euro, ma tre giorni dopo era stato stipulato un ulteriore atto di compravendita di 200mila euro.
Va detto che la Meloni Tritapepe, e questi aspetti nella sentenza di secondo grado sono evidenti, era affetta da vizi mentali, caratteristici di una patologia neurodegenerativa.
Ciò avveniva già nel 2009, quando alla venditrice veniva riconosciuta dalla Asl di Teramo un’invalidità al 100 per cento, che poi consentiva di accedere all’indennità di accompagnamento secondo apposito giudizio della commissione competente nel 2010, e quindi all’amministrazione di sostegno nel 2011.
Tutti elementi che poi nella sentenza di secondo grado hanno portato all’annullamento dell’atto di vendita con il villino che torna ai proprietari.