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Pescara

Società partecipate: cambiano i requisiti per le nomine a Città Sant’Angelo

Città Sant’Angelo. Parte fin dal prima seduta della nuova consiliatura la battaglia politica a Città Sant’Angelo.

Ieri pomeriggio si è tenuto il primo consiglio comunale della nuova giunta Perazzetti, nel corso della quale sono stati formalizzati tutti gli adempimenti di rito, tra cui la nomina delle commissioni consiliari e l’elezione di Paolo Pratense a vicepresidente del Consiglio.

Quanto invece alla nomina degli assessori, si registrano le mancate riconferma di Valloreo e Giovannoli, a cui sono state comunque affidate, in qualità di semplici consiglieri, deleghe importanti come Sanità, Manutenzione e Urbanistica.

Dai banchi dell’opposizione di centrosinistra, però, si alza la polemica sulla modifica dei requisiti per la nomina dei rappresentanti delle partecipate comunali. “D’ora in poi infatti sarà sufficiente il possesso di un qualsiasi diploma di laurea, e non più specificamente quella in giurisprudenza. Si tratta di un curioso passo indietro, perché fu proprio l’attuale maggioranza a propendere per la circoscrizione dei requisiti di accesso, esigendo la laurea in questione o quella in economia e commercio”, affermano i consiglieri comunali Ugo Di Silvestre, Alice Fabbiani, Paolo Pratense, Franco Galli e Catia Ciavattella.

Il sospetto del gruppo Visione Comune è che “questa modifica sia prodromica ad un imminente cambio di guardia alla vicepresidenza di Ambiente. Sollecitato in proposito, il sindaco ha preferito non rispondere, un silenzio che non fa che rafforzare i nostri dubbi. Ricordiamo che l’Avvocato Francesca Sagazio (in foto) fu scelto deliberatamente dalla Giunta a garanzia della posizione di Città Sant’Angelo all’interno di Ambiente. La sua posizione potrebbe essere stata compromessa dal triste ed annunciato epilogo della vicenda relativa al biodigestore. Toccherà a lei pagare per tutti il fallimento di un progetto sostenuto in questi anni da tutto il centrodestra?”, si interroga l’opposizione polemicamente.

Sempre in tema rifiuti, ieri è stata respinta richiesta del centrosinistra per il rinvio della discussione sull’approvazione delle tariffe Tari: “Un argomento che meritava sicuramente una riflessione più attenta all’interno delle commissioni, visto che dopo cinque anni di raccolta differenziata le tariffe non solo non sono diminuite, come prospettato e ribadito anche ieri dagli esponenti della maggioranza, ma sono addirittura aumentate. Senza contare che l’Agir ha valutato non soddisfacenti i risultati raggiunti in termini di raccolta differenziata e di efficacia delle attività di preparazione per il riutilizzo e recupero”, conclude Visione Comune.

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