Martinsicuro. Una dolcezza infinita. Con gli ospiti, che di tanto in tanto fanno capolino nel centro diurno, ma con gli amici che il centro lo frequentano da sempre.
Marta ha 33 anni e anima, a suo modo, il centro diurno Anffas di Martinsicuro. Sofferenza fetale e ritardo nella crescita hanno condizionato i primi anni della vita di Marta. Lunghi periodi in ospedale, e la presenza, costante della famiglia che rappresenta l’elemento che va la differenza.
Marta non parla, non si alimenta da sola, ma è una forza della natura ed è dolcissima in ogni sua manifestazione e interazione con gli altri.
Frequentazione del centro. Marta è l’esempio, pratico, di tanti ragazzi che frequentano il centro diurno di via Venezia. Finita la scuola e terminato qualsiasi tipo di sostegno, la famiglie vengono lasciate a volte da sole. E il centro diurno nel percorso di Marta è un fattore. “Il sabato e la domenica”, racconta quando non c’è l’attività nel centro diurno, si accorge che sarà una giornata diversa e ogni comportamento è legato a questa situazione”.
La famiglia come risorsa. Le famiglie, come in questo caso, sollevano le istituzioni dalla gestione di casi complessi. E le stesse istituzioni, però, dovrebbero capire che riconoscere dei diritti rappresenta un elemento fondamentale per aiutare le stesse famiglie. E anche in questo caso: i centri diurni rappresentano l’unico elemento utili per favorire socializzazione e partecipazione dei disabili, gravi in questo caso, quando finisce la scuola. Marta ascolta tutti questi ragionamenti e ti tiene la mano per tutto il tempo.