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Teramo

Accuse all’assessore Nobile. La replica di Mosciano Democratica

Nel corso del primo consiglio comunale del nuovo mandato tenutosi lo scorso 27 giugno scorso la consigliera di minoranza Nadia Baldini ha rivolto “un attacco gratuito al neo assessore Ernesto Nobile, sostenendo che sarebbe in corso un contenzioso tra il comune di Mosciano Sant’Angelo e la società “Nobile Ernesto s.a.s.”, compagine sociale che vede esclusivamente il padre e la sorella dell’assessore tra i propri soci, andando così ad alimentare dubbi sull’inopportunità del ruolo assegnatogli rispetto alla vicenda rappresentata.

 

Nel corso del suo intervento la Baldini ha dichiarato che esisterebbe un decreto ingiuntivo con il quale si ordinerebbe il pagamento al Comune della somma di 49.224,36 euro relativi all’escussione di una polizza e per cui penderebbe ancora il relativo giudizio.
Inizia così una nota diffusa da Mosciano Democratica, il gruppo che sostiene il sindaco Giuliano Galiffi e che ha vinto le ultime amministrativa.

“Alludendo al doppio ruolo dell’Assessore di “controllore e controllato” ha chiesto allo stesso i suoi intendimenti in merito al presunto contenzioso ritenendolo direttamente coinvolto in quanto delegato allo sviluppo economico. Le dichiarazioni della consigliera Baldini assumono poi i contorni dell’assurdo sia per quanto riguarda la narrazione dei fatti che del ruolo diretto dell’Assessore Nobile rispetto alla vicenda. Infatti è da puntualizzare, in principio, che l’Assessore non ha alcun ruolo societario, né tantomeno risulta essere semplice socio della società coinvolta nella questione in oggetto, né la vicenda attiene ad oggi minimamente alla competenza delle sue deleghe da Assessore della Giunta Comunale.

Inoltre la narrazione dei fatti è assolutamente falsa poiché, al momento, non vi è alcun contenzioso in essere tra il Comune di Mosciano Sant’Angelo e la società “Nobile Ernesto s.a.s”, denominazione che ha solo l’omonimia con l’Assessore Ernesto Nobile. Infatti, in tempi ormai remoti, ovvero nel 2012, il Comune di Mosciano Sant’Angelo incassava ad escussione della polizza fideiussoria rilasciata a garanzia di alcuni lavori ancor più remoti la somma dovuta di circa 50.000 euro da parte della compagnia assicuratrice SACE. Successivamente veniva instaurato un contenzioso tra la società suddetta, la compagnia assicurativa e il Comune che si risolveva in Corte d’Appello con giudizio definitivo passato in giudicato nel 2022, sentenza che consentiva al Comune di Mosciano Sant’Angelo di acquisire definitivamente a patrimonio la somma versata dalla polizza fideiussoria.

Pertanto, alla luce della ricostruzione fornita, ogni altra versione dei fatti e, ancor di più, allusione a presunte incompatibilità anche solo di opportunità risultano false e prive di ogni fondamento”.

 

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