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Tappa a Casoli del pickup ad idrogeno del progetto H2 roadtrip

Casoli. “Quella dell’idrogeno è un’opportunità da cogliere con grande apertura mentale, lungimiranza, visione verso il futuro, mettendo l’idrogeno al fianco di tutte le altre diverse fonti di energia necessarie alle nostre industrie, per consentire loro di restare competitive, coniugando questa priorità con il rispetto degli obiettivi europei, di sostenibilità ambientale, consegnando il nostro mondo alle future generazioni, almeno nelle condizioni in cui lo abbiamo trovato noi”.

Con queste parole l’assessore regionale alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, è intervenuta nel convegno “H2 Roadtrip event”, organizzato dalla Regione Abruzzo e dall’Agenzia regionale attività produttive (Arap), presso la sede di contrada Selva Piana di Casoli, in provincia di Chieti. L’evento, che ha visto la partecipazione di esperti e molti rappresentanti dell’imprenditoria è stato concomitante con l’arrivo a Casoli, unica tappa italiana, del pickup alimentato ad idrogeno, che percorrerà più di 12.000 chilometri in tutta Europa partito da Oslo in Norvegia e arrivo previsto ad Istanbul, attraverso 12 nazioni europee. Iniziativa nata dal progetto di respiro internazionale “H2roadtrip”, di Els4Organizing e H2 Storage, che intende dimostrare e promuovere le potenzialità del vettore di energia idrogeno anche nel settore dei trasporti.

Hanno preso parte al convegno oltre all’assessore Magnacca, Andre Molengraaf, imprenditore socio fondatore di H2storage, per Arap la vice presidente Assunta Iommi e il direttore generale, Antonio Morgante, il direttore generale di Aumatech, partner di H2roadtrip, Marco Monaco, per lo sponsor R&D manager di Comec, Francesco Galliani, e infine Cornelius Matthes, ceo di Dii Desert Energy, consorzio internazionale al quale la Regione Abruzzo ha aderito, attraverso Arap, suo braccio operativo nell’introduzione e consolidamento della filiera dell’idrogeno. Una strategia avviata dall’Expo di Dubai del 2022, e che ha avuto come ultimo step la costituzione di Arap energia Srl, società mista pubblico-privata controllata dalla Regione, che avrà il compito di produrre e distribuire energia verde al sistema produttivo abruzzese.

Ha detto ancora Magnacca: “la costituzione della filiera dell’idrogeno, sarà ora ulteriore input grazie ai fondi del Pnrr, e l’Arap avrà il compito di mettere a terra queste risorse, nella consapevolezza che l’idrogeno può e deve rappresentare un valore aggiunto per le imprese insediate nelle nostre aree industriali, nei termini non solo dell’abbattimento dei costi energetici e dell’impatto ambientale, attraverso l’utilizzo, ma anche nella produzione di questo vettore, e della componentistica e tecnologia che presto avranno un importante sbocco di mercato”.

Sulla stessa lunghezza d’onda Morgante: “l’idrogeno è un futuro possibile, ed è per questo che ci stiamo scommettendo da tempo, arrivando finalmente alla fase attuativa, con la realizzazione, grazie ai fondi del Pnrr, che presuppongono tempistiche di utilizzo molto strette, di un impianto di produzione di idrogeno nella zona di Vasto e San Salvo, che sarà il primo di questa dimensione e importanza lungo tutta la costa adriatica. Vanno anche in questa direzione appuntamenti come quello di oggi, ospitato non a caso a due passi dai siti industriali della Val di Sangro, dove, non lo dimentichiamo, viene espresso il 40% del pil abruzzese, e dove il tessuto imprenditoriale è particolarmente ricettivo alle tematiche ambientali ed energetiche”.

Ad illustrare il senso del progetto “H2 Roadtrip”, è stato Andre Molengraaf. “È un viaggio che da Oslo fino ad Istanbul, passando anche per il vostro bellissimo Abruzzo, vuole dimostrare le potenzialità dell’idrogeno, per il settore economico dell’automotive, per dimostrare che siamo arrivati ad una tecnologia matura e affidabile – ha detto Molengraaf -. Ed anche molto semplice: il nostro rimorchio, dotato di estensori collegati al pickup, trasporta un serbatoio di stoccaggio di idrogeno, immagazzinato a 700 bar. E questo idrogeno alimenta il motore a combustione a idrogeno nella parte anteriore del rimorchio, che produce elettricità per ricaricare costantemente il pickup. In una parola è questa l’applicazione che è possibile toccare con mano del principio delle ‘zero emissioni’, che rappresenta il futuro”.

La vice presidente dell’Arap Iommi ha evidenziato che “siamo davanti ad un progetto ambizioso che nasce da lontano, e non è un caso che oggi il pickup passi da queste parti, nella nostra sede territoriale della Val Di Sangro. Stiamo lavorando in sinergia con la Regione Abruzzo già ormai da più di tre anni, sul tema dell’idrogeno, e tutto è partito anche dall’opportunità che noi abbiamo tratto dall’Expo universale 2022 tenuto a Dubai, dove per la prima volta abbiamo stretto collaborazioni, al fianco delle nostre imprese, con i grandi protagonisti dell’economia dell’idrogeno, come Dii”.

A rimarcare il ruolo di Aumatech nel progetto H2storage è stato il dg Monaco: “grazie all’Arap, che ci ha coinvolti in tutte le iniziative relativamente alla promozione dell’utilizzo dell’idrogeno, abbiamo avuto modo di conoscere H2 Storage, e abbiamo ritenuto che questa fosse un’ottima occasione per promuovere le aziende del territorio e la specializzazione che esse esprimono nelle tecnologie dello stoccaggio in alta pressione realizzato con materiali compositi di quarta generazione”.

Lo sponsor Francesco Galliani ha sottolineato che “l’idrogeno rappresenta per noi una grande opportunità, in quanto la fibra di carbonio che noi utilizziamo, è ottimale per realizzare serbatoi che accumulano l’idrogeno ed anche per i mezzi di trasporto. Il percorso è lungo, ci sono tante cose da scoprire e affinare, ma siamo davvero nella direzione giusta”

Ha concluso Cornelius Matthes, ceo di Dii Desert Energy, consorzio composto da oltre 50 aziende e organizzazioni di 25 Paesi, e che ha come mission l’affermazione a livello globale della filiera dell’idrogeno: “Siamo insieme ad Arap ormai dall’Expo Dubai, e il bilancio della sinergia è molto positivo. Arap sta facendo delle cose importantissime, non solo a livello regionale, ma anche a livello italiano ed europeo. L’idrogeno ha certamente un futuro importante, ma siamo ai primi passi e la transizione energetica deve accelerare, bisogna creare la fiducia, e mettere a terra quei progetti per sostenere la fattibilità, e poi piano piano, mettere insieme i maggiori protagonisti per consolidare l’economia di idrogeno lungo tutta la filiera, dalla produzione al consumo di massa”.

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