Pescara. Prosegue la querelle tra il Club Aquatico di Pescara e la gestione delle piscine Le Naiadi: nelle ultime ore infatti c’è stato il pronunciamento del Tar che ha rigettato la richiesta di sospensiva del Club Aquatico di poter tornare a far allenare i propri atleti alle Naiadi.
Il presidente della società pescarese, Riccardo Fustinoni spiega che “Il Tar ha rigettato l’istanza di sospensiva sul ricorso del Club Aquatico che è risultato debitore di 2.700 euro, ma nel merito ci ha dato ragione. Noi non sapevamo dei 2.700 euro che pagheremo immediatamente. I nostri avvocati già martedì 23 luglio hanno richiesto ai legali di controparte i dati per procedere al pagamento”.
“Non avendo ricevuto riscontro, venerdì 26 è stata inviata una diffida con richiesta di immediato rientro degli atleti nell’impianto. Una volta corrisposta questa somma non ci saranno più ragioni ostative per l’utilizzo della struttura – spiega ancora Fustinoni che precisa che – il contenzioso in essere con la Regione non può essere ostativo all’utilizzo della struttura da parte del club Aquatico”.
“Non vediamo l’ora – conclude Fustinoni – di chiudere questa vicenda e rientrare con i nostri 300 atleti. Attendiamo l’Iban per pagare questo debito che non conoscevamo e poter rientrare alle Naiadi e avere dalla Fira gli spazi acqua e poter tornare a far svolgere attività sportiva ad una società che ha quasi venti anni di attività”.