In Abruzzo la produzione di energia green, la sinergia tra tutela ambientale e innovazione tecnologica hanno bisogno di uno scatto in avanti. È il monito di Legambiente arrivato questa mattina nel corso dell’evento “Energia, innovazione e territorio: le sfide della sostenibilità” tenutosi a Punta Aderci nel comune di Vasto (Chieti) e organizzato nell’ambito della tappa abruzzese della campagna Goletta Verde.
Produzione di energia in Abruzzo. La produzione totale non riesce a soddisfare il fabbisogno interno: sono 5.975 i GWh di energia elettrica consumati dalla Regione Abruzzo nel 2022, a fronte di una produzione di 5.537 GWh. Di questa energia circa la metà (il 49,8%) arriva da centrali termoelettriche, dove il gas fossile contribuisce per il 96,8%.
Troppo poco, invece, per quanto riguarda la produzione di energia attraverso tecnologie pulite: dal settore idroelettrico nel 2022 sono arrivati 1.134 GWh di energia elettrica, pari al 18,9% dei consumi elettrici complessivi, seguito dal solare fotovoltaico con appena 986 GWh, pari al 16,5% e dall’eolico con 439 GWh, pari al 7%. L’aumento dell’energia green è stato minimo: 2.206 MW di capacità complessiva al 2022, cresciuta di 294 MW nel 2023, di cui 1.066 MW da impianti idroelettrici (1.200 nel 2023), 841 MW di solare fotovoltaico (972 nel 2023) e 268 di potenza eolica (271 nel 2023).
Focus eolico off-shore in Abruzzo. Ad oggi sono 2 le richieste di connessione a Terna per complessivi 2,35 GW ed un solo progetto da 800 MW presentato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Si tratta di un possibile parco eolico off-shore galleggiante da 54 turbine poste ad una distanza minima di 24 km davanti al porto di Vasto. Vale la pena ricordare che l’eolico offshore rappresenta una grande e importante opportunità per tutto il nostro Paese che, secondo il Global Wind Council, è il terzo mercato mondiale per lo sviluppo di eolico offshore galleggiante, con un potenziale di 207,3 GW e la nascita di 27.000 nuovi posti di lavoro.
Inaugurazione centralina monitoraggio qualità dell’aria e prevenzione antincendio. La partnership tra Legambiente e la società INWIT è l’esempio di come innovazione tecnologia e tutela dell’ambiente possano viaggiare a braccetto: il monitoraggio della qualità dell’aria attraverso l’utilizzo delle infrastrutture digitali negli ultimi tempi si è ampliata grazie al sistema di prevenzione degli incendi boschivi attraverso l’installazione, sulle torre di telecomunicazione INWIT, un software ottimizzato con l’intelligenza artificiale in grado di segnalare tempestivamente la presenza di incendi. A Punta Penna è partita l’attività di monitoraggio della qualità dell’aria mentre alla Lecceta di Torino di Sangro e Bosco Don Venanzio a Pollutri è attivo il sistema di prevenzione anticendio boschivo.
Ecospiaggia Canale. Firmato il protocollo tra Provincia di Chieti, Comune di Vasto e Legambiente per l’avvio dell’Ecospiaggia Canale a Vasto che oggi pomeriggio verrà inaugurata ufficialmente. L’ecospiaggia rappresenta un presidio di legalità e tutela ambientale al servizio della cittadinanza. Questa collaborazione rafforzerà la tutela e conservazione di questo bene e sarà un modello di turismo sostenibile e accessibile.
“Potenziale inespresso. Si potrebbe fotografare così lo stato dell’arte in Abruzzo in termini di produzione energetica – il commento di Stefano Raimondi, portavoce di Goletta Verde di Legambiente. Questi numeri mettono chiaramente in evidenza quanto questa regione abbia ancora tanto da fare per vincere la sfida della transizione energetica ed arrivare all’indipendenza dalle fonti fossili. Tanto più che la produzione interna non riesce a soddisfare il fabbisogno di consumo elettrico del territorio. La grande opportunità, anche considerando lo sviluppo socio-economico che apporterebbe, è rappresentata dall’eolico off-shore. Qui in Abruzzo c’è solo un progetto presentato e due richieste di connessione a Terna, anche su questo fronte la regione abruzzese occupa uno degli ultimi posti in Italia. Con la campagna Goletta Verde stiamo portando avanti attività di sensibilizzazione e informazione verso il grande pubblico e tutti gli stakeholders interessati dal tema, il messaggio è semplice e chiaro: l’energia prodotta dall’eolico off-shore rappresenta l’ancora di salvezza per uscire dalla dipendenza delle fonti fossili inquinanti e climalteranti e, soprattutto, può essere volano di sviluppo economico e innovazione. Basta ai luoghi comuni riguardo questa tecnologia, gli impianti sarebbero lontani diversi chilometri dalle coste e non rovinerebbero nessun panorama”.
“È venuto il momento per la nostra regione – dichiara Silvia Tauro, presidente di Legambiente Abruzzo – di fare le scelte necessarie non solo ad affrontare il cambiamento climatico, i cui effetti sono sempre più evidenti anche sul nostro territorio, ma per garantire uno sviluppo davvero sostenibile nel tempo dal punto di vista ambientale, economico e sociale. Abbiamo bisogno non solo di impianti come quelli per le rinnovabili a terra e a mare, su cui è necessario il confronto, ma non sono accettabili moratorie o veti, di infrastrutture, ma anche di programmazione, formazione e sinergia tra tutti gli attori territoriali, pubblici e privati. L’esperienza di monitoraggio e prevenzione messa in campo con Inwit è emblematica di come oggi il connubio tra innovazione e sostenibilità è una risorsa su cui non avere pregiudizi”.
Diversi gli interventi che hanno animato l’incontro di Punta Aderci a Vasto, coordinato da Giuseppe Di Marco, amministratore di Legambiente Abruzzo, che si sono succeduti ai saluti istituzionali da parte di Gabriele Barisano, assessore all’Ambiente di Vasto.
Tra gli altri si sono alternati gli interventi di Mauro Casinghini, Direttore Agenzia regionale Protezione Civile; Maurizio Dionisio, Direttore ARTA Abruzzo; Giuseppe Silvestri, Presidente Civeta – Green Community; Alfonso Di Fonzo, Presidente ITS MO.ST.; Vincenzo Menna, Vicepresidente V Commissione Regione Abruzzo; Emanuele Cardinale, Head of Sustainibility di INWIT.