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Teramo

Torna il Festival del Saltarello a Castel Castagna

Grandi nomi il prossimo 12 agosto: attesi Orietta Berti, Petit e Tiromancino

Teramo. Il Saltarello torna a far vibrare le corde della tradizione in un evento straordinario. Il piazzale della splendida chiesa di Santa Maria di Ronzano a Castel Castagna lunedì 12 agosto ospiterà infatti il Festival del Saltarello il grande appuntamento dedicato alla riscoperta e alla valorizzazione di una delle danze più antiche e caratteristiche della regione.

 

L’iniziativa è stata ideata e promossa dal GAL Gran Sasso Laga, impegnato nella promozione del turismo sostenibile e nella valorizzazione delle risorse locali nell’ambito del Leader PSR Abruzzo 2014-2022, la manifestazione si pone l’obiettivo di far conoscere e apprezzare il Saltarello in tutte le sue sfumature e di esaltare la tradizione musicale abruzzese.

Il programma è stato presentato questa mattina nella sala consiliare della Provincia di Teramo dal presidente del GAL Carlo Matone, dal vicepresidente della Provincia di Teramo Andrea Core, dalla sindaca di Castel Castagna Rosanna De Antoniis, dal direttore artistico del festival Danilo DI Paolonicola, dallo storico Nicolino Farina autore di una pubblicazione sulle origini del Saltarello e dalla consigliera regionale Marilena Rossi.

“Sarà un’occasione imperdibile per immergersi nella storia del nostro territorio – ha detto Carlo Matone, presidente del GAL Gran Sasso Laga – attraverso un progetto turistico-culturale che parte dai fondamenti tradizionali e popolari di questo fenomeno musicale per portarlo nel contemporaneo”.

“Una grandissima opportunità – ha aggiunto la sindaca di Castel Castagna Rosanna De Antoniis – che consente di promuovere le aree interne, non solo il nostro comune che ospita l’evento ma l’intero comprensorio. Valorizzare la nostra cultura è un dovere che noi come amministrazione abbiamo preso con grande entusiasmo e per questo ringrazio i tanti che da settimane stanno lavorando nella complessa organizzazione”.

“La Regione Abruzzo ha a cuore la riscoperta delle tradizioni popolari evidente già con il successo della Notte dei Serpenti – ha affermato la consigliera regionale Marilena Rossi – veicolo non solo come stimolo per le nuove generazioni di abruzzesi ma anche come strumento di marketing territoriale e di promozione turistica”.

“Anche l’amministrazione provinciale di Teramo fa la sua parte a supporto di enti e istituzioni locali – ha spiegato il vice presidente Andrea Core – convinti che questa iniziativa di straordinario valore da un lato possa consentire una nuova modalità di fruizione delle tradizioni per tramandarla nel tempo, dall’altro contribuire alla consapevolezza di un patrimonio storico e culturale che rappresenta la nostra identità”.

Lo storico Nicolino Farina ha tratteggiato i contenuti della ricerca realizzata per conto del GAL Gran Sasso Laga e riportata in una pubblicazione che sarà distribuita gratuitamente nell’ambito del festival, ricordando che “il saltarello si colloca in Abruzzo e del centro Italia, territorio degli Italici, che animavano feste e cerimonia con canti e balli frenetici propiziatori e di corteggiamento. Se ne hanno notizie certe dal 1300 con un testo italiano conservato al British Museum e in un testo letterario del 1400. Ma la cosa straordinaria e fortemente legata all’Abruzzo e al teramano è la pittura della natività realizzata da Andrea de Litio e conservata cattedrale di Atri, danzatori che saltano al suono di una zampogna”.

“La ricchezza di testi e di musiche popolari e abruzzesi – ha concluso il direttore artistico del festival Danilo Di Paolonicola, che si è poi esibito nel corso della conferenza stampa – rappresentano un patrimonio incredibile da valorizzare. Questo festival e la nascita dell’Orchestra Popolare del Saltarello sono nati nel 2014 sempre su iniziativa del GAL Gran Sasso Laga a Pagliaroli e oggi riparte con grande entusiasmo e con il desiderio di regalare divertimento e allegria nel pubblico che sarà coinvolto nel ballo per battere il record di partecipanti alla quadriglia, oggi detenuto in Germania con 316 danzatori, candidandoci al Guiness World Record con 500 persone”.

IL PROGRAMMA

L’evento si articolerà in diversi momenti e ospiterà un parterre di grandi artisti di fama nazionale come Orietta Berti, Petit e Tiromancino che saliranno sul palco per interpretare i loro più grandi successi e prestare le loro voci ai canti della tradizione popolare abruzzese eseguiti dal vivo dall’Orchestra Popolare del Saltarello. A presentarli sarà Marco Zingaretti con la straordinaria partecipazione di Luisa Corna.

Dalle ore 18.00 una serie di gruppi folcloristici riscalderà l’atmosfera in attesa del Festival del Saltarello che avrà inizio alle ore 21.30.

L’Orchestra Popolare del Saltarello nasce da un’operazione di ricerca e rivalutazione della tradizione musicale abruzzese. L’obiettivo è dare al celebre “Saltarello” una veste moderna e innovativa che permetta a pubblico intergenerazionale di conoscere la musica tradizionale del territorio. Direttore artistico del Festival del Saltarello è Danilo Di Paolonicola, musicista di fama internazionale, docente del conservatorio “A. Casella” de L’Aquila. L’Orchestra propone un repertorio di brani popolari abruzzesi, ripercorrendo sulle note le antiche vie della Transumanza.

L’Orchestra Popolare del Saltarello è composta da Danilo Di Paolonicola (direttore artistico e musicale, fisarmonica e organetto), Antonella Gentile (voce), Anissa Gouizi (voce), Nicole Massanisso (voce), Vania Salvatore (voce), Alessandra Ventura (canto), Carmelo Colaianni (fiati popolari), Matteo Di Battista (chitarra), Gionni Di Clemente (chitarra), Emanuele di Teodoro (basso), Antonio Franciosa (percussioni), Alessandro Paolini (batteria), Armando Rotilio (canto e percussioni) e Alpha Sall (canto), Alessandro Tarquini (violino).

Tanti i canti della tradizione popolare, tra cui gli immancabili “Vola Vola Vola”, “Mare Maje (Scura Maje)” e “Addije, addije amore”, che il pubblico del Festival del Saltarello potrà ascoltare e cantare nel corso di una lunga notte dedicata alle tradizioni regionali.

Ad accompagnare i canti popolari ci saranno anche le danze realizzate da Andrea De Siena, Maria Carmen Di Poce, Laura Esposito e Giulia Pesole.

QUADRIGLIA DA GUINNESS

Sarà un evento fortemente coinvolgente per il pubblico presente, che sarà chiamato a partecipare alla danza della Quadriglia con cui il Festival del Saltarello cercherà di conquistare il Guinness World Record per il più alto numero di persone danzanti.

Nell’area del festival sarà allestita un’area ristoro con tipicità locali e cibo di strada e sarà distribuita una pubblicazione gratuita dal titolo “Saltarello, simbolo dell’Abruzzo goioso” scritta dallo storico Nicolino Farina che racconta, anche attraverso i testi delle canzoni in dialetto, le origini dell’antica danza nella tradizione locale e in particolare radicata nell’area teramana, testimoniata anche da una ricca iconografia artistica italiana e straniera di cui si trovano tracce anche negli affreschi del Duomo di Atri, riportata in copertina.

INGRESSO E BUS NAVETTA GRATUITI

L’evento è a ingresso gratuito ed è previsto un servizio di bus navetta gratuito dalle 16:00 del 12 agosto alle 5:00 del mattino successivo con quattro comode aree di parcheggio auto:

– Villa Petto (distanza 5 minuti) e Val Vomano (15 minuti) preferibili per chi arriva da Giulianova-Teramo

– Zona Industriale Colledara / Zona Industriale Isola del Gran Sasso (5 minuti) e San Gabriele (12 minuti) per chi arriva da Roma-L’Aquila.

IL PROGETTO

Il Festival del Saltarello è un progetto turistico-culturale finalizzato al recupero, rivalutazione e divulgazione delle forme musicali popolari del Centro Italia. Il Saltarello è un elemento importante della storia abruzzese condiviso con le altre regioni limitrofe (Marche, Lazio e Umbria), un patrimonio immateriale ricco e variegato. La storia dell’Italia Centrale è legata alle economie della pastorizia e della terra e alle migrazioni stagionali di lavoratori e greggi che hanno dato vita a culture musicali simili ma con differenze che ne arricchiscono la varietà di balli e suoni. Oggi, questo ricco patrimonio può essere importante per creare nuove forme di promozione e valorizzazione culturale dei territori, alimentare pratiche di turismo esperienziale e produrre processi economici sostenibili che possono fornire utili sbocchi professionali alle nuove generazioni. Il progetto parte dai fondamenti tradizionali e popolari di questo fenomeno musicale e cerca di portarlo nel contemporaneo, declinarlo nel contesto attuale, facendone uno strumento di confronto e conoscenza. Il Festival nel corso del tempo è divenuto un contenitore al cui interno vivono differenti momenti: la valorizzazione delle culture locali come patrimonio di identità e conoscenza, il supporto allo sviluppo di nuove forme di imprenditoria sostenibile basate sulla cultura e sul turismo e la promozione e lo scambio con le altre culture musicali del territorio italiano e del resto d’Europa. Nato nel 2014, questo percorso di riscoperta ha subito una lunga interruzione, ma grazie alla tenacia degli organizzatori e alla passione di artisti di fama internazionale, il Saltarello nel 2024 torna a vivere, coinvolgendo il pubblico in un viaggio emozionante attraverso le sonorità tradizionali abruzzesi grazie all’impegno del GAL Gran Sasso Laga ideatore e promotore dell’evento.

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