Dopo un lavoro durato anni finalmente perveniamo all’approvazione della Carta Ittica regionale, un importante strumento di pianificazione territoriale e programmazione faunistica legato specificatamente al mondo ittico” – è quanto annuncia il vicepresidente della giunta regionale con delega all’Agricoltura, caccia e pesca, Emanuele Imprudente. Nello specifico la Carta ittica regionale definisce i criteri per la gestione e la conservazione del patrimonio ittico ed è articolata per bacini idrografici, classificando le acque regionali in tre tipologie:
– acque a gestione salmonicola (acque di categoria A);
– acque a gestione ciprinicola (acque di categoria B);
– ambienti di transizione (acque di categoria C).
La Carta ittica contiene altresì le indicazioni sui quantitativi massimi delle specie da immettere nelle acque regionali, sui campi gara per lo svolgimento delle manifestazioni agonistiche, sulle zone di riposo biologico, zone no kill e zone trofeo; individua le corrispondenti aree e tratti di fiume, definisce le modalità di pesca consentite, le specie ammesse al prelievo, le relative misure minime nonché i periodi di divieto dell’esercizio della pesca.
Individua, inoltre, all’interno del territorio regionale i corpi idrici dove è possibile praticare la pesca professionale e definisce le modalità per la protezione e la salvaguardia degli ecosistemi acquatici di interesse regionale, prevedendo anche i piani di gestione relativi alle specie protette e lo sviluppo delle zone di riposo biologico.
Nella Carta sono indicati anche i programmi di massima dei corsi di formazione e le modalità della loro attuazione per la formazione e l’aggiornamento degli agenti di vigilanza, con i progetti volti a conseguire un miglioramento delle comunità ittiche e dei corsi d’acqua.
“Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito all’approvazione di questo importante atto – prosegue Imprudente – in primis il Servizio regionale diretto dalla dott.ssa Antonella Gabini, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise “G. Caporale” che, in convenzione con la Regione, è stato individuato quale organismo tecnico-scientifico di riferimento per le varie attività, tra le quali la stesura e l’aggiornamento della carta ittica regionale e il Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Abruzzo che ha curato il procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), nell’ottica della partecipazione e coinvolgimento di tutti i soggetti competenti a livello ambientale e dei portatori di interesse che hanno contribuito nella fase di consultazione fino all’ultima fase di discussione nella Commissione consiliare Agricoltura. Un ringraziamento anche alle associazioni ittiche e di pesca sportiva che hanno partecipato all’intero iter e che hanno contribuito con le loro osservazioni a migliorare la Carta”.
L’iter di approvazione ha visto, infatti, l’adozione della prima stesura di Carta Ittica nel 2021 a seguito della quale è stato autorizzato l’avvio della fase di consultazione pubblica di VAS, cui ha fatto seguito il giudizio favorevole di VIncA (valutazione di incidenza), rilasciato nel 2022, e la conclusione dei prescritti percorsi di verifica e valutazione, a febbraio 2024.
“La Carta Ittica regionale, come si evince – conclude Imprudente – , è uno strumento importante ma molto complesso, che raccoglie in sé più parti: la Carta ittica/proposte gestionali, il Rapporto Ambientale e la Dichiarazione di Sintesi, oltre al documento tecnico che riporta i dati di campionamento ittico-faunistici raccolti in diverse campagne condotte nel corso del 2019-2020 su oltre 50 tratti di fiume delle province di L’Aquila, Pescara, Teramo e Chieti e le ulteriori informazioni raccolte nel 2023 in 23 stazioni distribuite in alcuni bacini idrografici secondari della provincia di Teramo, riferiti ai sistemi del Tordino, Tavo-Fino e Alento”