ACCEDI AL CANALE WHATSAPP E RICEVI LE TOP NEWS DEL GIORNO:

ACCEDI AL CANALE
TeramoPrima Pagina

Treno e bici: l’amara sorpresa per chi era diretto ai Trabocchi

Riceviamo e pubblichiamo

Egregi signori della TUA e illuminati responsabili della Regione Abruzzo,
vi scrivo con la rassegnazione di chi ha appena perso una battaglia epica contro un nemico inaspettato: il vostro treno regionale. Già, proprio quel mezzo di trasporto che, nelle vostre campagne pubblicitarie, promette panorami mozzafiato e un’esperienza indimenticabile sulla celebre Costa dei Trabocchi. Peccato che, nella realtà, si riveli più simile a una scatola di sardine su ruote, dove le biciclette sono considerate ospiti indesiderati.
Questa mattina, un gruppo di intrepidi ciclisti, famiglie al seguito, si è presentato alla stazione di Giulianova, pronto a conquistare la ciclabile più invidiata d’Italia.

Ma l’entusiasmo si è presto trasformato in sconcerto quando abbiamo scoperto che il vostro treno può ospitare solo 6 (sì, avete letto bene, SEI!) biciclette. Una cifra che, se non fosse così tragicamente reale, potrebbe far ridere i polli.
Risultato? Io e un mio amico, insieme ad altre famiglie incredule, siamo stati costretti a scendere dal treno, abbandonando i nostri sogni di pedalate panoramiche e pranzi prelibati nei trabocchi. E non eravamo soli: quanti turisti, con le loro bici al seguito, avranno rinunciati alla gita nelle stazioni successive, guardando con aria sconsolata il treno che si allontanava.

Ora, ditemi voi: è possibile che una regione che spende milioni di euro per costruire una ciclabile da sogno e sponsorizzarla in ogni dove, non sia in grado di fornire un servizio ferroviario decente per i ciclisti? È forse troppo chiedere un vagone in più per le bici, magari decorato con i disegni dei trabocchi, così da rendere il viaggio ancora più suggestivo?

Cari signori, l’Abruzzo è una terra meravigliosa, ma quando si parla di turismo, sembra che siate ancora fermi ai tempi delle carrozze a cavalli. E non parlo solo dei treni: avete mai provato a cercare un parcheggio per le bici vicino ai trabocchi? Un’impresa degna di Indiana Jones!
Concludo con una richiesta accorata: per favore, smettetela di investire solo in infrastrutture e iniziate a pensare anche ai servizi. Altrimenti, la Costa dei Trabocchi rischia di diventare la meta preferita solo di chi ama le sfide impossibili.
Distinti saluti,
Paolo, il ciclista (quasi) pentito

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio