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Teramo

Il consigliere Barnabei: “Se a Montorio si portano a termine opere è grazie anche al mio lavoro”

Le sottolineature di Raniero Barnabei

“Non solo solito alzare polemiche o discussioni sui social. Ho sempre preferito, e preferisco, le sedi istituzionali. Questa volta, tuttavia, non posso farmi da parte perché sono stato tirato in ballo e credo sia doveroso consegnare ai cittadini montoriesi una narrazione vera, lontana dalle strumentalizzazioni politiche e da tentativi di propaganda. Ho lavorato e lavoro con lealtà e passione. Se ad oggi il Comune porta a termine delle opere è grazie ad un lavoro certosino e ad una fase di progettazione di cui mi sento protagonista. I montoriesi lo sanno e il consenso che mi ha permesso di sedere tra i banchi del consiglio comunale ne è una prova tangibile”.

A sottolinearlo il consigliere comunale Raniero Barnabei.

“Ingrassare i meriti con lo slogan della “politica del fare” non rende giustizia a come funzionano davvero i finanziamenti, al ruolo di enti come la Provincia e al percorso che precede gli interventi pubblici. Le opere sulle strade provinciali, ad esempio le SP 64, 42 e 80, le ho seguite e le sto seguendo personalmente ricoprendo un ruolo che mi vede impegnato in prima persona. La realtà è una: la Provincia recepisce fondi e con questi programma gli interventi. È chiaro che i fondi PNRR hanno avuto un ruolo fondamentale per Montorio nella realizzazione degli interventi su opere pubbliche ma è fazioso sbandierare meriti che non hanno un approccio univoco. È chiaro, siamo in una perenne campagna elettorale”.

E ancora: “Invece mi piacerebbe sapere che fine ha fatto il progetto riguardante la realizzazione della RSA per la quale, nel 2019, vi erano già fondi stanziati e disponibili oltre che il progetto esecutivo dell’opera già approvato. Meno importante, ma comunque interessante, sarebbe capire come mai mi sono state tolte nel 2021 le deleghe. Un argomento questo oggetto non solo di una mia richiesta di chiarimenti ma anche di una interrogazione comunale da parte della minoranza che, ancora, non ha ricevuto una risposta trasparente. Non ci sono millantatori. Ma esiste un diritto di trasparenza e informazione e in questi casi, purtroppo o per fortuna, la parola conserva ancora un valore fortemente democratico e un pilastro del discorso politico”.

 

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